Sanremo, Malika Ayane: “Questo è per me il Festival della consapevolezza”

Malika Ayane

Dopo averci fatto ballare tutta l’estate con la sua hit ‘Tre cose’, e dopo gli ottimi risultati raggiunti con il suo terzo album ‘Ricreazione’, anche Malika Ayane non ha resistito al fascino del palco del Teatro Ariston di Sanremo. Ha presentato due brani, ‘Niente’ e ‘E se poi’, composti dall’amico musicista Giuliano Sangiorgi, con cui aveva già collaborato in precedenza. Abbiamo intervistato la cantante che ci ha parlato dell’atmosfera sanremese e del progetto che la riguarda.

E’ la tua terza partecipazione al Festival. Cosa c’è di diverso rispetto agli altri anni?
Direi che questo è il Festival della consapevolezza. Se la prima volta, tra i giovani nel 2009, si era completamente allo sbaraglio e alla seconda si fa il “surf” basandosi su quell’arroganza giovanile, adesso bisogna ragionare prima di fare ogni passo. Quest’anno, infatti, sono un po’ più agitata rispetto agli altri anni, ma allo stesso tempo mi sto divertendo molto.

Ormai le tue collaborazioni con Giuliano Sangiorgi dei Negramaro sono parecchie. Dobbiamo aspettarci un duetto a breve?
Penso che i Negramaro, al momento, siano molto impegnati nella preparazione del concerto a San Siro. Il duetto, in un certo senso, lo abbiamo già fatto dal momento in cui lui ha scritto le mie canzoni e io le ho arrangiate e prodotte. Quindi c’è già molto di suo e molto di mio messo insieme.

Quando hai cantato le due canzoni, sembrava di assistere a due momenti diversi: dall’inquadratura, dalle tue movenze fino alla vocalità. Quanto di tutto questo mondo confluirà nel tuo tour teatrale?
I due brani che mercoledì ho interpretato, secondo me, vanno a completare perfettamente quello che è il percorso dell’album ‘Ricreazione’. Arricchiscono gli elementi descrittivi di questa parabola dell’amore che ho cercato di raccontare in questo disco. Il fatto di esprimere queste parti differenti di me stava proprio a sottolineare la volontà di far vedere e sentire la differenza tra queste due canzoni, che rappresentano due sentimenti e stati d’animo diversi. Per cui non vedo l’ora di riprendere con il tour in modo tale da poterli aggiungere a un progetto che già ci ha dato grandi soddisfazioni.

Per la serata di stasera, “Sanremo Story”, cosa hai preparato e cosa dobbiamo aspettarci dall’esibizione?
Canterò ‘Cosa hai messo nel caffè’e mi raggiungeranno sul palco Paolo Vecchione e Thomas Signorelli, noti per aver girato con me il video di ‘Tre cose’, e cercando di smentire il pregiudizio sul mio essere un “legno” faremo una sorta di varietà e intrattenimento. Spero di non inciampare (ride).

Sei tra i favoriti insieme ai Modà e a Chiara Galiazzo. Senti tutta questa pressione e come reagisci?
Io dico che non siamo alle Olimpiadi. Quindi non c’è una competizione, per cui uno corre più veloce degli altri. Io e i Modà, e anche Chiara, facciamo musica completamente diversa, quindi credo che sia solo una questione di gusti musicali che poi si traduce in quantità di voti. Ma, comunque vada, a meno che non succeda che stoni, sono molto serena.

E’ un festival con tante canzoni di qualità ma perché il tuo brano ‘E se poi’ dovrebbe salire sul podio?
Beh, prima di tutto perché la mia canzone è bella (ride) e riesce a mantenere una scrittura tradizionale ma con degli elementi innovativi. Potrebbe essere stata scritta cinquant’anni fa o l’altro ieri perché le è stato fatto un vestito musicale che riesce a mantenersi nel tempo.

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