Simona Molinari e Peter Cincotti: “Cantare assieme è la nostra ‘Felicità’”

Simona Molinari

Simona Molinari e Peter Cincotti, dopo il successo di ‘In cerca di te’, sono ancora in coppia, questa volta però come partecipanti al Festival di Sanremo. I due artisti cercano l’affermazione presso il grande pubblico e, da come stanno andando le cose, sembra proprio che ci stiano riuscendo. Il loro brano, ‘La felicità’, è già ai primi posti delle classifiche radiofoniche. ‘Dr. Jekyll Mr. Hyde’, canzone eliminata nella prima sera che dà il titolo all’ultimo disco di Simona, invece, è un dono della vedova di Lelio Luttazzi. Un motivo in più per essere orgogliosi. Li abbiamo intervistati, facendoci spiegare com’è nata la loro collaborazione e come proseguirà.

(A Simona): Vi siete esibiti nella prima serata dimostrando qualità e grande affiatamento. Soddisfatta di com’è andata l’esibizione e della “vittoria” della canzone ‘La felicità’?
Assolutamente sì, sono contentissima. Non mi aspettavo che questa canzone potesse passare il turno. Nonostante sia molto legata anche all’altro brano, “Dr. Jekyll Mr. Hyde’ di Lelio Luttazzi, sono decisamente felice per ‘La felicità’.

(A Peter): Com’è nato questo connubio artistico e com’è stato per te, nato negli Stati Uniti, calcare il palco del Teatro Ariston?
E’ nato tramite una volontà di Simona e così la nostra casa discografica ci ha messo in contatto. Ormai io non posso dire di no a Simona e, quando lei chiama, io arrivo. Mi sono molto divertito l’altra sera: negli Stati Uniti non esiste nulla di simile. Sono felicissimo che Simona mi abbia coinvolto in quest’esperienza e per questo la ringrazierò sempre.

(A Simona): Cosa ti piace di Peter?
Mi piace moltissimo la sua musica. Sono una sua fan. Adoro il suo modo di suonare il piano e la sua voce. E amo la sua bravura nel mettere insieme generi e stili musicali diversi.

(A Peter): Cosa ti piace di Simona, invece?
Simona per me è unica, la numero uno, perché lei, un po’ come me, fa questo mix di nuove e vecchie sonorità. E poi ha delle gambe bellissime (ride).

(A Simona): Che differenza c’è nel calcare il palco adesso da big rispetto a quando hai partecipato nei giovani nel 2009?
Sono terrorizzata quest’anno! L’altra volta ero completamente incosciente di cosa stessi facendo, mentre oggi sento una grande responsabilità. Martedì sera è stata una bella e dura prova. Ma meno male che c’è Peter accanto a me che, fino a pochi minuti prima di entrare in scena, continuava a ridere e scherzare. Contagiando così anche me, anche se io morivo dentro.

(A Simona): Chi ti piace di più tra i giovani?
Dei giovani mi piacciono molto i due ragazzi che provengono dall’Accademia di Sanremo (Renzo Rubino e Irene Ghiotto, ndr), perché anch’io vengo da lì e quindi ci sono particolarmente legata.. E poi mi piace molto anche Ilaria Porceddu, che trovo molto particolare.

(A Peter): Hai mai vissuto una competizione, anche negli altri Paesi, con una così grande pressione mediatica attorno?
No, direi che non ho mai partecipato a una cosa simile a Sanremo. Questo festival ha una sorta di unicità e quindi non c’è un confronto possibile con le esperienza che fino ad oggi ho vissuto. E sono molto contento di trovarmi qui, di fare una nuova e irripetibile avventura.

(A Peter): Sarà possibile vedervi assieme anche nei vostri tour?
Sicuramente. Io andrò in alcuni live di Simona e viceversa lei verrà a trovarmi nei miei. Il mio tour inizia ad aprile, mentre quello di Simona a maggio. Sarà bello ritrovarci.

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