‘Siddharta The Musical’: “Tutto è dentro di noi e attorno a noi”. Versione buddista di ‘Jesus Christ Superstar’

“Pensare, aspettare e digiunare”. La filosofia che insegna a farsi una propria idea della vita, ad avere pazienza e non affrettare nulla, ma soprattutto a non sentirsi affamati di ricchezza e dipendenti dai soldi. ‘Siddharta The Musical’, al teatro Brancaccio di Roma, incanta. Arriva con un brivido e un attimo di pelle d’oca il messaggio spirituale e tanta sensualità in versione pop. Ispirato al romanzo dello scrittore tedesco Hermann Hesse, il “poema indiano”, come lo considerava l’autore stesso, narra quell’irrequietezza giovanile e l’ansia di ricercare se stessi. Il protagonista Giorgio Adamo interpreta meravigliosamente il ruolo di Siddharta. Grazie al suo passato rockettaro-metallaro, il 27enne salernitano ha una voce potente. E poi, con quei capelli lunghi e lisci la parte gli calza perfettamente.

Cast ben selezionato, tra cui il ballerino Daniele Arcieri nei panni di Ishan. Voce notevole. Tutto e tutti sono perfetti: dalla scenografia di Roberta Volpe (emozionanti le proiezioni tridimensionali), alla regia di Isabella Biffi in arte Isabeau, eccellente, che rende fluidi anche i cambi di scena, quadri che si incastrano tra di loro per formare un naturale insieme di chakra. Le luci rendono l’atmosfera magica e subliminale, le coreografie di Chiara Valli parlano da sé, musiche originali che invitano ad alzarsi in piedi e seguire il ritmo: un intreccio di sonorità etniche, indiane dell’epoca con le sonorità moderne. ‘Siddharta The Musical’ è la versione buddista di ‘Jesus Christ Superstar’. Spicca Pippo Lopez, ginnasta dall’età di 6 anni: è l’acrobata-danzatore dello show. Pazzesco, strepitoso, una standing ovation per lui. Ha un curriculum prestigioso, costruito con il sudore, sicuramente: lo ricordiamo in tanti spettacoli tra cui ‘Notre Dame de Paris’ di Riccardo Cocciante, ‘Tosca Amore Disperato’ di Lucio Dalla, in ‘Ben 10’ e ‘I Gormiti’.

In oltre due ore di rappresentazione si rivive la continua ricerca verso l’illuminazione da parte di un principe destinato alla sola bellezza che, spogliandosi delle sue vesti, lascia il suo castello dorato per scoprire la vera essenza della vita e le ragioni dell’esistenza umana. La sceneggiatura richiama bene il libro di Hesse e l’idea del viaggio dentro se stessi, perché “tutto è dentro di noi e attorno a noi”. ‘Siddharta’ è un testo eterno, scritto nel 1922 e reso divino negli anni Sessanta e Settanta quando gli hippie si ispiravano alla cultura asiatica e alla meditazione. Ma il ragazzo indiano era quanto mai umano: mise incinta sua moglie e la lasciò a palazzo per fuggire verso se stesso o lontano da se stesso, e poi cedette alle tentazioni fisiche, ubriacandosi di amore e di passione con un’altra donna, mettendo anche lei incinta e lasciandola per proseguire nel suo percorso, senza mai fermarsi e assumersi le proprie responsabilità. L’ironia della spiritualità che allontana dalla materia e che confonde il viaggio della vita con il viaggio della mente, del cuore e dell’io. ‘Siddharta The Musical’ continua a Milano al teatro degli Arcimboldi, poi anche a Torino, Bergamo, Verona e altre tappe da Catania a Napoli. Assolutamente da vedere. E, prima di andare a casa, acquistate il cd con i brani, in vendita solo nei teatri dove è in scena lo show, per vivere la vita con ritmo funky e allegria hip hop etnico, più da discoteca che da tempio.

  1. 3 commenti a “‘Siddharta The Musical’: “Tutto è dentro di noi e attorno a noi”. Versione buddista di ‘Jesus Christ Superstar’”

  2. 1 Antonio scrive (9 Gennaio 2013 alle 10:56):

    Mi sembra che l’affermazione “Siddartha il musical è la versione Buddista di Jesus Christ superstar” può considerarsi vera unicamente dal punto di vista storico (e nemmeno tanto visto che il musical spazia sull’intera vita di Siddartha mentre Jesus Christ Superstar considera solo gli ultimi giorni di vita di Gesù. Per quanto attiene alla spiritualità poi Jesus Christ, a parte le magnifiche interpretazioni, le musiche ed i testi non trasmette nulla allo spirito medntre Siddartha riempie il cuore (ma forse perchè la regista è una praticante buddista come me).

  3. 2 Stefano scrive (10 Gennaio 2013 alle 14:58):

    Mi sembra un po’ forzato l’accostamento, anche perché questo non è un musical religioso, ma ha un messaggio… Comunque concordo, bellissimo spettacolo, con cose sicuramente da migliorare ma tantissimo potenziale!!! Il cast non è famoso ma bravo, tutti molto giusti nei personaggi, anche se la storia è un po’ troppo incentrata sul solo Siddharta e forse l’interprete per quanto bravo rischia di annoiare… Spero ritorni a Roma e di andarlo a rivedere!!!

  4. 3 Pippo scrive (11 Gennaio 2013 alle 2:11):

    Ciao Francesca,
    Solo poche righe per ringraziarti personalmente per il pensiero che hai avuto nel citarmi nel tuo articolo.
    Come potrai ben immaginare non capita spesso che l’attenzione di voi giornalisti cada sul corpo di ballo, quindi davvero grazie per il tuo commento, e’ stato molto bello per me leggerlo.
    Sono molto contento che lo spettacolo ti sia piaciuto e che il mio e il nostro lavoro ti sia arrivato.
    Se tornerai a vederci spero di avere l’occasione di ringraziarti di persona.
    Buon lavoro e grazie ancora.
    Pippo Lopez

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