Il primo album di Manupuma: una casa pronta ad accogliere la realtà e la fantasia

Manupuma

Vi avevamo già parlato della cantautrice Manupuma, nome d’arte di Emanuela Bosone, qualche tempo fa in occasione dell’uscita dei suoi primi due singoli “Ladruncoli” e “Charleston”. Adesso continuiamo ad occuparci di lei perché martedì 21 gennaio è uscito il suo primo e atteso (forse anche un po’ troppo) album omonimo di inediti. Di Manupuma sappiamo che ha alle spalle un diploma all’Accademia di Belle Arti di Brera, una partecipazione a Musicultura 2009, in cui ha vinto il premio “Miglior esibizione”, e anni di gavetta musicale (quella lontana dalle telecamere dei talent-show) … continua a leggere »

‘Prendi fiato’, il microcosmo pop di Molla

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È uno sguardo al microcosmo, un sussurro che resta in una bolla, piccolo confessionale che incapsula pensieri intimi ed esclusivi. In ‘Prendi fiato’ non c’è posto per il mondo. Molla racconta gli inciampi tra le buche disseminate lungo la vita: la sua. Quella corsia occupata in pista – l’emblematica immagine di copertina – rischia di risultare una sfida solitaria, la più ardua delle competizioni. Non tanto gara di velocità su pista, quanto corsa campestre: fangosa, ricca di insidie e di faticose salite. Molla è Luca Giura, ragazzo pugliese che sembra affascinato dal lascito musicale dei Tiromancino e da quel movimento new romantic che tanta parte ha avuto nella storia pop degli ’80 … continua a leggere »

L’Amante perfetto è un uomo, una donna, o tutti e due?

L'amante perfetto

Crea suspense, che cresce e monta minuto dopo minuto, assieme alla curiosità per la scoperta del diverso. Per tutto il tempo, ci si chiede cosa possa succedere dopo che un marito scopre la propria amante a letto con sua moglie. Un doppio tradimento apre scenari moderni che anticipano, probabilmente, la società del futuro. Dopo risate, sussulti, stupori e tanti applausi, il gran finale porterà a un cambiamento onesto e concordato tra le parti, anche se la comunità non è ancora pronta per la famiglia emancipata: moglie, marito e l’amante di entrambi proveranno a vivere sotto lo stesso tetto, cacciando via ipocrisie, sotterfugi, e sicuramente smantella la ‘Storia della famiglia tradizionale’ … continua a leggere »

Beatles, nuova edizione italiana del libro sulla genesi di ‘Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band’

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La musica è fatta di movimenti meccanici: gente che batte, soffia, pizzica, gratta; ma alla fine il risultato non è tangibile, è un sogno”. Tradurre l’utopia in note era l’obiettivo dei Beatles e di George Martin, loro produttore all’epoca della realizzazione di ‘Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band’. Era una visione onirica e improba che mirava a raccogliere le fantasie e a rinchiudere le allucinazioni (indotte oppure spontanee) dentro un nastro magnetico. Le parole di Martin svelano l’impulso incontenibile che ha consentito la nascita di uno tra i capolavori indiscussi della musica popolare contemporanea e spalancano le porte del tempo per richiamare ‘L’estate di Sgt. Pepper’ (La Lepre Edizioni). Il libro narra le intuizioni, gli inciampi, le inquietudini e le fortune che hanno portato, nell’estate del ’67, alla pubblicazione del più celebrato disco dei Beatles. Le 250 pagine sono un must per i cultori dei Fab Four e un imprescindibile riferimento per chi vuole sbirciare tra le pieghe del tempo che racchiudono i semi da cui sono germogliate canzoni entrate nell’olimpo della musica internazionale … continua a leggere »

Basta un “amaro calamaro” e… l’amarezza va giù

Amaro calamaro

Sofisticato e intelligente, affronta un argomento antico quanto giovane: le coppie scoppiate, in crisi, che non vanno più, che si scambiano mosse d’amore protocollate, ma non sincere, che si pugnalano con l’acidità e lo sprezzo, camuffato da nervosismo momentaneo. Tutto va giù grazie al digestivo. “Amaro calamaro sapore ignaro”, scritto e diretto da Marcello Paesano, che interpreta uno dei quattro personaggi assieme a Valeria Panepinto, Sara Spelta e Max Zanuzzi, è una piacevole pièce teatrale che fa riflettere e lascia al pubblico interpretare alcune scene e battute. Mai scontato o banale. Regia ottima. Testo eccellente. Interpretazione naturale e reale. Funziona tutto. Musiche ben scelte … continua a leggere »

Tartufo, l’impostore che non passa mai di moda

Tartufo

Troppo bravi. Mani arrossate dagli applausi e l’istinto che spingeva ad alzarci in piedi per una standing ovation. La prima di “Tartufo” è stata un trionfo. La commedia, divertente evergreen di Molière, l’abbiamo vista interpretata da molti, ma mai come la compagnia Teatro del Sogno, diretta da Nicasio Anzelmo, che ha tradotto e adattato il testo splendidamente, dandogli ritmo e rendendolo ancora più moderno e attuale. Massima professionalità da parte di tutto il cast, dal principale interprete che dà nome alla pièce alla piccola partecipazione dell’ufficiale, Gianpiero Botta. Attori e attrici sono stati una scelta azzeccatissima per ogni personaggio, a cominciare da Victor Carlo Vitale, più che eccezionale nei panni di Tartufo, uomo di chiesa, viscido e infingardo, impostore della fede e della fiducia … continua a leggere »

Ed Kowalczyk: il nuovo ‘The Flood and The Mercy’ è all’insegna del misticismo

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Ed Kowalczyk pare aver raggiunto il suo equilibrio grazie alla fede. L’assunto del suo nuovo ‘The Flood and The Mercy’ è che con l’esperienza mistica si può trovare la forza per combattere ogni avversità. Questa la tesi del cantautore americano che, in odor di redenzione, torna sulla scena certificando la propria inclinazione religiosa e aggregando nuove consapevolezze in una restaurazione rock. Consegnato agli annali, e ai tribunali, il passato con i Live, – i tre componenti del gruppo originario hanno avanzato una milionaria richiesta risarcitoria all’ex frontman per la violazione dell’utilizzo del brand – il presente di Kowalczyk è delineato in un album di chiara matrice christian rock … continua a leggere »

“Beviamoci su!” Un brindisi con Paolo Villaggio

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“Dopo la vita cosa c’è dall’altra parte?”. Lo chiede Paolo Villaggio a un signore nel foyer del teatro Brancaccio a Roma, dove è in scena “Beviamoci su!”, un aperitivo speciale con l’attore genovese, lucido, realista e laico, come piace a noi. Ma lo spettatore, un 83enne che non dimostra apparentemente la sua età, non sa rispondere quando la versione intellettuale di Fantozzi incalza e vuole capire. Chiede una spiegazione Villaggio: “Lei crede in Dio?”. Il signore risponde: “Sì”. “E allora mi spieghi come funziona?”, insiste Villaggio, ma una risposta non arriva. Lo spettatore resta in silenzio, imbarazzato … continua a leggere »