‘Elysium’. Ed è ancora l’inconfondibile marchio di fabbrica dei Pet Shop Boys

I Pet Shop Boys hanno sempre avuto un’impronta musicale ben riconoscibile: il loro percorso artistico è stato caratterizzato, in tanti anni di carriera, da un pop elettronico raffinato ed elegante. Non si smentisce l’undicesimo lavoro in studio del duo inglese, ‘Elysium’: siamo di fronte a un album che ci piace definire ‘Behaviour part two’, perché sembra quasi essere l’ideale seguito di uno dei dischi più amati dai loro ammiratori. Certe atmosfere soft, in bilico fra poesia e introspezione, lo ricordano molto da vicino.

Potrebbe esserci un manierismo quasi studiato in questo, una voglia di compiacersi o autocelebrarsi, ma siamo altrettanto certi che ai fans di vecchia data questo cd piacerà molto. Quello dei Pet Shop Boys è un suono che resiste al tempo, non strizza l’occhio alle mode del momento e sa ancora toccare i tasti giusti. L’album è prodotto da Andrew Dawson, che ha già lavorato con Kanye West, è composto da dodici tracce ed è il primo interamente realizzato dai Pet Shop Boys negli Stati Uniti. È stato presentato in anteprima assoluta con un concerto all’Hebbel am Ufer di Berlino.

Il singolo Winner (uscito lo scorso agosto anche in versione Ep, contenente in quel caso la cover dei Bee Gees I started a joke) non tradisce le aspettative. Le ballate Invisible e Breathing Space rappresentano gli episodi più delicati, mentre tutta l’energia pop di un tempo domina la scena in tracce come Face Like That o Ego Music. Belle anche Memory Of The Future e la conclusiva Requiem in Denim and Leopardskin. Manca la sperimentazione in questa serie di nuove canzoni? Non è un male, visto che ci troviamo di fronte a un prodotto di qualità assoluta, che non sfigura certo al cospetto dei capolavori del glorioso passato dei Pet Shop Boys.     

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