Francesca Michielin, ‘Riflessi di me’: il talento c’è ma l’ombra di Elisa è troppo forte

E’ arrivato il momento, per Francesca Michielin, di confermare o meno le teorie dei giudici e del pubblico. La trionfatrice della scorsa edizione di X Factor ha infatti lanciato sul mercato il suo album d’esordio ‘Riflessi di me’. Forte del successo riscosso da ‘Distratto’, presentato durante il talent show di Sky, e sulla base del motto “Squadra che vince non si cambia”, anche per questi 13 inediti Francesca si è affidata all’esperienza musicale di Elisa, coadiuvata dal compagno Andrea Rigonat, e ai testi di Roberto Casalino. Fa eccezione il pezzo che dà il titolo al cd, frutto dell’unione tra la Michielin e Virginio Simonelli, vincitore di Amici 2011. ‘Riflessi di me’ tocca un tema caro a entrambi: guardarsi allo specchio e voler dimostrare ad ogni costo di essere ciò che realmente siamo.

Ad aprire la scaletta c’è il singolo che ha anticipato l’uscita dell’intero lavoro: ‘Sola’, un pezzo dalla melodia intensa, accompagnata da parole dolci che calzano a pennello con la vocalità dell’artista. Decisamente indovinata la scelta di usare questa canzone come apripista: si tratta, infatti, di una delle tracce più riuscite. La tracklist prosegue con ‘Arcobaleno’: qui non vi è alcuna traccia della presenza degli autori chiave del disco, e tale elemento influisce non poco sul brano, che si rivela sicuramente più debole rispetto ai precedenti successi di Francesca, con la pecca di non valorizzare la sua potenza vocale. Al contrario, convincono le due ballad ‘Quello che vorrei’ e ‘Se cadrai’, dove alla giovane vicentina tocca l’arduo compito di sviscerare uno degli argomenti più affrontati nel mondo della musica: l’amore.

La prima si distingue per un ritmo sostenuto, con la parte musicale curata dalla stessa Michielin, su cui si adagiano benissimo i versi di Casalino, maestro delle moderne canzoni d’amore. Per la seconda, invece, Elisa sceglie una melodia che racchiude tutte le caratteristiche necessarie per una hit radiofonica invernale. La vera chicca, però, è ‘Honey Sun’, l’unico pezzo scritto e musicato interamente da Francesca, che qui tira fuori un vero talento cantando in inglese con un semplice sottofondo di chitarra, e dimostrando di non avere nulla da invidiare alle colleghe straniere. Ciò dimostra che qualche volta bisognerebbe dare maggiore fiducia ai ‘cantanti televisivi’, facendoli collaborare di più alla realizzazione dei loro lavori. Purtroppo, invece, la produzione di Elisa finisce per non esaltare del tutto la figura della 17enne, che anzi in alcuni casi risulta una copia della vocalist di Monfalcone, come accade in ‘Tutto quello che ho’ e ‘Non mi dire’.

‘Riflessi di me’, dunque, non delude le aspettative sulla Michielin, presentandosi come un album ben equilibrato che racchiude le sue due anime: quella più intimista e quella più scatenata. Tuttavia si sarebbe potuto osare di più, puntando sul lato rock che l’artista ha dimostrato di possedere durante le performance all’interno di X Factor. Vero è anche che Francesca ha ancora tanta strada davanti a sè e sicuramente avrà l’opportunità di dimostrare quanto vale, seguendo le orme dei precedenti vincitori della trasmissione. Speriamo solo che non cada nella ‘trappola’ di diventare un’emula di Elisa: se infatti rimanesse ingabbiata in questo ruolo, rischierebbe di non poter tirar fuori la sua vera personalità. E sarebbe davvero un peccato.

Mi dispiace, i commenti per questo articolo sono chiusi