‘La colpa è dei grandi?’, un ‘High School Musical’ in versione nostrana

‘La colpa è dei grandi?’: così si intitola l’opera inedita diretta da Mauro Mandolini, in scena al Teatro Brancaccio di Roma fino al 25 novembre. Un gruppo di ragazzini, i loro sogni, i loro disagi e sofferenze interiori, dietro le quali spesso si fa scudo anche il bullo di turno. Adolescenti che crescono e genitori che non crescono mai abbastanza, e le madri che considerano i loro figli sempre degli eterni bambini. Tipico della cultura all’italiana. E i giovani che si lamentano: “La colpa è dei grandi, ci comandano e decidono per noi”. Tipica ribellione di gioventù insoddisfatta di qualsiasi cultura sopraffatta dall’hi-tech, che dialoga ormai sempre più spesso solo tramite sms e sulle chat online. Tanti piccoli sketch senza una trama chiara.

Spesso il musical all’italiana è come la pizza con le polpette, come in questo caso. Voci splendide, quelle sì, ma non coordinate con la recitazione, a volte esasperata e urlata, e con la danza non proprio sincronizzata. Il tutto ricorda le ottime recite scolastiche delle High School Usa, ma in versione provinciale, per via dell’inflessione romana. Una pièce a tratti lenta, e un musical deve essere incalzante, pieno di ritmo. Testi scontati e dialoghi spesso banali: “Un capo non può mostrare le proprie debolezze, dice mio padre”, “Ingenuità e buoni sentimenti dei giovani”, “Per essere donna bisogna essere moglie e madre e chi non lo è non è donna?”, sono alcune delle frasi dello spettacolo.

Originale il tribunale immaginario dove si vedono grandi e piccoli fronteggiarsi per testare concretamente la possibilità di una costruttiva e risolutiva conciliazione. Spicca in modo particolare, tra i 16 personaggi, Micol, interpretata da Angelica Cinquantini. Il suo canto è trascinante, emoziona e trasmette forza. Ottima presenza scenica. Andrà lontano questa ragazza. Note tecniche: la colpa è del fonico. Primo atto assordante. L’amplificazione crea un frastuono. Suono regolato, invece, nella seconda parte. E la colpa è anche della ‘lingua contemporanea’, parolacce e gergo non adatto ai bambini di buona famiglia. La professionalità di Broadway, certo, è lontana, un po’ come gli americani giocavano a calcio tanti anni fa. Tanto impegno, ma con risultati non strepitosi. Infine, parliamo dell’inizio: gli anglosassoni, ma anche i francesi, non si sognerebbero neanche di cominciare uno show con 35 minuti di ritardo. All’estero Madonna è stata fischiata per essere apparsa sul palco dopo un’attesa lunghissima. In Italia si applaude. Culture diverse.

  1. 14 commenti a “‘La colpa è dei grandi?’, un ‘High School Musical’ in versione nostrana”

  2. 1 Giulia scrive (23 Novembre 2012 alle 13:12):

    Ieri sera anch’io sono andata a vedere la prima di questo POP MUSICAL. Lo definirei uno spettacolo frizzante, innovativo e colorato. Purtroppo dopo Garinei-Giovannini il musical made in Italy è scomparso e ci siamo dilettati a rifare (non sempre bene) musical internazionali senza proporre niente di nuovo. Finalmente qualcuno si è svegliato!
    Non capisco perchè lei usa quel “all’italiana” in maniera dispreggiativa. Nè io nè lei siamo andate a vedere un Amleto ieri sera. Era messo ben in evidenza sul cartellone il fatto che fosse un POP MUSICAL e non un Musical, già da qui la differenza doveva aspettarsela secondo me.
    Inoltre è evidentissimo che non ha capito assolutamente l’ironia dei cosiddetti “testi banali”. Si vedeva benissimo che certe scelte erano state volute e pensate.
    Sono tante le cose che non capisco del suo articolo. Le musiche sono state pazzesche, sono riusciti a spaziare dal rap al pop fino alla dance senza sbagliare un colpo. Non si possono continuare a scrivere testi e canzoni in stile Grease o West Side Story nel 2012, è ora di novità. Se l’hanno chiamato POP Musical sicuramente un motivo ci sarà no? Parla della nostra società, delle dinamiche famigliari che viviamo tutti i giorni. Forse è stato trovato il modo per far avvicinare le famiglie e i ragazzi al mondo del teatro. Finalmente.

  3. 2 Lorenzo scrive (24 Novembre 2012 alle 23:05):

    Non mi trova assolutamente d’accordo con la sua recensione, ho assistito alla prima e devo dire che ho trovato lo spettacolo molto interessante e per niente noioso. Inoltre immagino le abbia assistito a numerosissime recite delle High Schools americane (come le chiama lei), le ricordo che quando si usa il plurale in inglese ci va la “s” (senza le virgolette), così forse non farà più la figura dell’ignorante; tanto da considerare questo spettacolo “provinciale”, non riesco a capire, e forse lei mi può illuminare, come lei si possa permettere di usare questi termini? Forse non ha visto abbastanza spettacoli per sapere cos’è davvero provinciale nonché volgare. Finalmente anche noi italiani cominciamo a creare qualcosa con la nostra testa e non solo a comprare format e spettacoli stranieri. E mi dispiace molto che lei non abbia capito la trama, a me chiarissima, forse è stato distratto dai numerosi applausi a scena aperta e dalle risate del pubblico. Provi a chiedere a chi c’era alla prima, vedrà che la pensano decisamente come me.

  4. 3 Gianni scrive (25 Novembre 2012 alle 1:46):

    Per citarla direi che la pizza ce la copiano in tutto il mondo invece da noi funzionano solo le copie, e non sempre riuscite, dei musical extra comunitari. Ho sentito molte persone adulte dire che si ritrovavano nelle storie raccontate e, per le parolacce, (cazzo!, che palle) sono effettivamente espressioni che non si sentono nel linguaggio quotidiano. Mah. La domanda è: ha sentito i brani,ha percepito come sono arrivati al pubblico. Concordo con Giulia quando dice che è ben evidenziato l’aggettivo POP. Se sapesse cosa vuol dire si eviterebbe noiose serate.

  5. 4 border_mind scrive (25 Novembre 2012 alle 1:57):

    Questa cosa che va in scena al Brancaccio, cara Giulia…è un insulto al musical. Non ha NULLA del musical. Poi se ha bisogno di spiegazioni le spiegherò perchè non c’è nemmeno l’ombra della parola Musical in quelle 2 ore di recitina con le canzoni da sanremo.

  6. 5 Sisto scrive (25 Novembre 2012 alle 10:14):

    Signora Cordova ho l impresione che Lei non sappia dove si trovi il teatro brancaccio ,perfortuna quello che conta non e’ il giudizio di qualcuno che per farsi un po ‘ di MISERA PUBBLICITA’ comprano dei giornalisti ……… che sparano a zero su tutto confrontandoci con americani inglesi addirittura con i francesi persone come lei e chi le ha commissionato l articolo in questo momento in ITALIA non servono rispetti le persone che in un momento di profonda crisi riescono ancora con le proprie forze a creare lavoro ed intusiasmo ai giovani ,sono un pensionato e ho portato mio nipote a vedere dei bravissimi ragazzi che con tanto vitalita’ ci fanno dimenticare per 2 ore i veri problemi consiglio a tutti questo spettacolo VIVA
    L ‘ITALIA

  7. 6 Redazione scrive (26 Novembre 2012 alle 15:46):

    @Sisto: le sue parole sono offensive. Una giornalista onesta come la sig.ra Cordova non cerca certo pubblicità dagli articoli che scrive. ‘Commissionare’ è un termine un po’ arcaico. Qui non si commissiona niente e le assicuro che forse noi serviamo molto di più del suo commento. Tra l’altro l’articolo non è offensivo. E’ una recensione, che per forza di cose esprime un punto di vista personale. La crisi non la sente solo lei. Il rispetto lo meritiamo anche noi. Oltre a Viva l’Italia, vorrei aggiungere Viva la libertà di stampa!

  8. 7 Redazione scrive (26 Novembre 2012 alle 15:53):

    @Lorenzo: in italiano i sostantivi di origine straniera di norma sono invariabili al plurale, perciò è corretto scrivere le High School. Ovviamente in inglese dirai High Schools. Quindi non cercare il pelo nell’uovo. Se la recensione ti fosse piaciuta, non avresti dato dell’ignorante all’autrice dell’articolo, ma avresti detto: “Lei è bravissima e coltissima”.

  9. 8 Mikymik scrive (28 Novembre 2012 alle 0:32):

    Io ho visto il POP MUSICAL al teatro brancaccio e credetemi
    Mi è piaciuto tantissimo… È ovvio che con il tempo si migliora sempre non per questo sono convinto che gli autori,regista,Musicisti e artisti miglioreranno perché imparano dalle critiche e soprattutto sanno accettare!
    Lo spettacolo è Figo e che nessuno dica nulla ,anzi rispetto per una storia inedita!
    Secondo quello che è il canone di musical è stato anche coraggioso portare questa novità in commercio … Con la differenza che tutto il cast con una bella quantità di attributi ha avuto questo coraggio e ha riscosso anche un degno e meritatissimo successo!
    Non dimentichiamo che un lavoro può piacere o no,ma che non venga mai svalutato perché dietro c’è sempre un lavoraccio,un dispendio di energie,sacrifici non indifferente,RISPETTO PER GLI ARTISTI C’È ALMENO PROPONGONO NUOVI PRODOTTI COMMERCIALI!!!
    Ps: c’era gente di un certo calibro a vedere il musical non
    Non ragazzine adolescenti… Ricordiamolo;)

  10. 9 Sisto scrive (28 Novembre 2012 alle 9:18):

    NON SONO OFFENSIVO DOPO QUELLO CHE HO VISTO E SENTITO IL LIVELLO DEI RAGAZZI ERA ALTISSIMO E NON SOLO QUELLO DELLA RAGAZZA CINQUANTINI !!!!!!! DI MUSICA CI CAPISCO QUALCOSA …..E DALLA CRITICA CHE STATA FATTA LA SUA COLLEGA DI MUSICA NON CI CAPISCE PROPRIO NULLA ,LA PROSSIMA VOLTA MANDATE QUALCUNO COMPETENTE IN MATERIA ……..NON MI SEMBRAVA CHE I RESTANTI 15 PERSONAGGI ABBIANO NE RECITATO MALE O CANTATO MALE IRAGAZZI AVEVANO CHI PIU’ O MENO UNA VOCE POTENTE E BELLA ANCHE L’ALTRA RAGAZZA ERA MOLTO BRAVA GLI ADULTI BRAVISSIMI ,VISTO CHE FREQUENTO I TEATRI MOLTI DI LORO GIA’ VISTI IN ALTRI SPETTACOLI ….. SE NON AVESSE FATTO NOMI NON AVREI COMMENTATO MI CREDA FARE IL NOME DI 1 SOLA PERSONA LA COSA MI DICE CHE E ‘ PILOTATA E ANCHE MALE !!!!!!QUELLO CHE ……..
    VORREI CAPIRE ……ALLORA TUTTO QUEL TEATRO STRAPIENO DI PERSONE CHE RIDEVA E BATTEVA LE MANI CONTINUAMENTE CHI ERANO ?????? HO VISTO DONNE IN LACRIME RAGAZZI COME MIO NIPOTE DIRE DEVO PORTARCI I MIE AMICI , MI DOMANDO NOI SIAMO IL POPOLINO IGNORANTE ??? CHE NON CONTA MAI NULLA LA PROSSIMA VOLTA CARA GIORNALISTA SI METTA FUORI DEL TEATRO E ASCOLTI QUELLO CHE DICONO LE PERSONE

  11. 10 Redazione scrive (28 Novembre 2012 alle 10:54):

    @Sisto: ma nessuno dà dell’ignorante al popolo. Da dove l’ha dedotto? D’altronde “noi” non facciamo parte di una casta avulsa dal mondo. Mi creda, ha frainteso le critiche. Non capisco il suo livore.

  12. 11 Redazione scrive (28 Novembre 2012 alle 10:56):

    @Mikymik: nessuno lo mette in dubbio 😉

  13. 12 Jasmine scrive (28 Novembre 2012 alle 14:21):

    Salve, domenica sono stata anche io a vedere questo musical. Devo dire che è un musical al quanto originale e queste ”critiche” mi sembrano al quanto banali e insignificanti. ”parolacce” non credo siano state scandalose così tanto da lamentarsi… ” Voci splendide, quelle sì, ma non coordinate con la recitazione, a volte esasperata e urlata” no ma dico, ma ci senti? mi sembra un po’ esagerato! comunque a parte questo pensiero non condiviso, a quanto pare lo spettacolo è piaciuto e questo è l’importante!

  14. 13 Sisto scrive (28 Novembre 2012 alle 15:14):

    Non vorrei essere repetitivo bastava mettersi di fuori e ascoltare il loro commenti ho visto 2 generazioni ,siamo NOI che paghiamo il biglietto e forse noi siamo i migliori a commentare se ci siamo divertiti o no …….e poi basta con questi americani inglesi ecc….. sempre a confronto a noi non mancano i talenti a noi mancano solo chi investe per il futuro dei giovani vi auguro tanta fortuna !!!

  15. 14 Federico paci scrive (29 Novembre 2012 alle 15:03):

    Io non sono un esperto di musical. Anzi gradirei che border mind mi illuminasse si quali siano questi canoni e requisiti del musical. Cmq volevo dire che a me è piaciuto molto ed anche a tutti i miei amici. Le canzoni alla Sanremo (che non ascolto da quando ho 15 anni) sono in play da una settimana nel mio stereo e mi piacciono moltissimo. Le coreografie sono frizzanti e piacevoli mai invasive. La scenografia è molto carina piena di volumi dinamica e colorata. Certo mancano gli effetti speciali tipici di produzioni più grandi e blasonate, ma si va al cinema a vedere Avatar e Amelie! Se tornasse in scena io andrei sicuramente a vederlo di nuovo e ci porterei amici e parenti. Insomma lo consiglio vivamente a tutti!!

Mi dispiace, i commenti per questo articolo sono chiusi