‘L’altra metà del cielo’, un Vasco che non t’aspetti incontra la musica classica

Il Vasco Rossi che non ti aspetti: chi l’avrebbe mai detto che un giorno avremmo ascoltato alcune delle sue migliori canzoni in versione orchestrale? Operazione azzardata o ben riuscita? Propendiamo per la seconda ipotesi: ‘L’altra metà del cielo’ è un album sorprendente, ma soprattutto emozionante. Vasco sveste i panni da rocker e diventa un interprete che rilegge i suoi brani in maniera toccante, con arrangiamenti classici curati dal maestro Celso Valli, pensati ad hoc per l’omonimo balletto portato in scena alla Scala di Milano.

Le canzoni presenti sono interamente dedicate all’universo femminile: si analizzano le varie fasi della vita delle donne, dall’adolescenza alla maturità, fino ai possibili momenti tristi legati a un distacco da una persona amata. Meravigliose, in particolare, ‘Albachiara’, ‘Sally’ e ‘Un senso’. Destabilizzanti, invece, ‘Delusa’, ‘Brava’ e ‘Brava Giulia’: tre dei pezzi più ruvidi dell’intera carriera di Vasco, ma basta fare un po’ l’orecchio a questo insolito incontro fra classica e rock per capire quanto invece sia affascinante il senso dell’intera operazione.

‘Incredibile romantica’ racconta l’amore in maniera ancora più delicata della versione originale. La voce si erge a grande protagonista: commovente in gran parte di questo lavoro, graffiante in altri, si adatta splendidamente a questa inedita situazione. ‘L’altra metà del cielo’ rappresenta un episodio assolutamente unico e fuori dagli schemi nella carriera di Vasco: incontra le sue donne, ma in una maniera che nessuno si sarebbe aspettato, lui che mette per una volta il suo piglio rock al servizio della classica e lo fa con la discrezione e la curiosità di chi sa di avvicinarsi a un mondo non suo. Una sfida decisamente vinta.

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