‘Wrecking Ball’, l’album più politico di Bruce Springsteen

Diciamolo subito: ‘Wrecking ball’ è un gran disco. Bruce Springsteen ha messo tutta la sua rabbia e la sua passione in questo nuovo lavoro, il suo più politico dai tempi di ‘The Rising’. Regnano la voglia di riconquistare un sogno americano che ormai appare lontano, la delusione e l’amarezza, ma anche l’odio verso il consumismo eccessivo degli ultimi anni. Il rock torna dunque a dare stangate, torna a quel piglio tagliente e duro che negli ultimi lavori il Boss aveva invece lasciato per dare spazio a un ottimismo ora scomparso. Le sonorità spaziano: nel rock intriso di country e folk troviamo influenze irlandesi, ma anche una ‘pericolosa’ incursione nell’hip hop, territorio decisamente lontano dai canoni di Springsteen.

Tanti i musicisti coinvolti nel progetto: oltre all’inseparabile E Street Band, vi sono sessionmen di fama internazionale, ospiti d’eccezione (ricordiamo fra tutti Tom Morello, chitarrista di Rage Against the Machine e Audioslave). Si comincia con l’azzeccato singolo ‘We take care of our own’: un invito a farcela da soli, a prenderci cura di noi stessi senza cercare aiuti esterni. ‘Easy money’ è una ballata country con incursioni celtiche. Il brano più emozionante e toccante è però ‘Jack of all trades’, un lento impreziosito dalla chitarra di Tom Morello. ‘Death to my hometown’ testimonia l’amore del Boss per il folk rock. ‘This depression’, nel suo crescendo lento e pacato, è quasi una confessione alla propria donna.

La già nota title-track è una delle due canzoni impreziosite dal sax del compianto ‘Big Man’ Clarence Clemmons (l’altra è ‘Land of hope and dreams’, la più springsteeniana del disco). ‘You’ve got it’ è un bel soul gospel che sembra uscito dalla migliore tradizione americana. In ‘Rocky ground’, invece, Bruce ha voluto sperimentare, sorprendendo tutti con il rap di Michelle Moore, inserito nel mezzo della canzone. La conclusiva ‘We are alive’ ha echi di Johnny Cash. La special edition contiene altri due brani, ‘Swallowed up’ e ‘American land’, quest’ultima già nota ai fans per essere stata suonata live. ‘Wrecking ball’ suona come un album convincente, intenso e trascinante, tutto cuore e passione, e ci mostra un Boss in vero stato di grazia. Adesso lo attendiamo in Italia, per i tre concerti previsti in giugno a Milano, Firenze e Trieste.

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