‘Ex: Amici come prima!’, un susseguirsi di tradimenti e abbandoni

È in programmazione nelle sale ‘Ex: Amici come prima!’, diretto da Carlo Vanzina con la partecipazione di Enrico Brignano, Tosca D’Aquino, Anna Foglietta, Alessandro Gassman, Vincenzo Salemme e Teresa Mannino. Una commedia all’italiana con protagonisti il tradimento e l’abbandono.

Si alternano e sovrappongono storie diverse: dal politico giunto ad essere eletto al Parlamento europeo che si innamora di una donna la quale, a sua insaputa, è il primo ministro di un Paese dell’Europa dell’est, all’architetto della Roma bene che perde la testa per un avvocato il quale, coincidenza vuole, sta curando la richiesta di divorzio presentata dalla moglie. E poi un novello marito che incontra un vecchio amore mai dimenticato, un uomo rimasto solo che si finge psichiatra perché invaghito di una possibile paziente, e infine un giovane a caccia di ragazze uscite da poco da una precedente storia, pronte per essere consolate.

Per la prima volta i fratelli Vanzina firmano il sequel di una pellicola non loro. Infatti, il primo ‘Ex’ è stato diretto da Fausto Brizzi nel 2009, ma non vi è alcun aspetto che mette in relazione i due film. Si può definire un sequel fittizio per le assonanze nel titolo, che dà l’idea di un progetto studiato a tavolino, quasi una mossa di marketing, più che di un film d’ispirazione. L’unico aspetto in comune tra le due pellicole è la presenza di Alessandro Gassman, che interpreta, però, ruoli totalmente differenti tra loro. È un film messo in scena in un modo un po’ frettoloso, con poca cura delle esigenze di produzione, tutto incentrato su una visione ottimista dell’evolversi delle difficoltà.

Alla ricerca continua di armonia tra tradizione e modernità, la commedia tenta di immergersi nel quotidiano, affrontando l’attualità con lo spirito del varietà televisivo impreziosito da sketch comici. Una costruzione scenica che segue un canovaccio studiato appositamente per l’ingresso di gag esilaranti. Un ‘film borghese’ che tratta, per esempio, la tematica molto attuale del senso di attrazione dell’uomo politico e di potere verso donne giovani e di bella presenza in cerca di favori, carriera e visibilità: il tutto risulta una critica dura al sistema politico italiano, imbarbaritosi negli ultimi anni, viste le volgarità e oscenità riscontrate nei palazzi del potere. I Vanzina tentano di far redimere la classe politica da certi atteggiamenti poco ortodossi facendo richiamo al senso del pudore e della dignità. Apprezzabile il tentativo, ma resta deprecabile lo scarno impianto narrativo messo in piedi da due veterani della commedia all’italiana.

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