Madonna contro Berlusconi. Colpa del suo ufficio stampa comunista?

Ci mancava anche Madonna per avvalorare la tesi del Pdl che il mondo sarebbe minacciato da un nuovo incubo comunista. La celebre popstar, nel corso di un’intervista esclusiva al settimanale Oggi, ha parlato anche di Silvio Berlusconi e ha detto cosa ne pensa di lui: “Non vorrei parlarne adesso. Ma il settimanale ‘Economist’ ha detto già tutto, no?”. L’artista si riferiva all’inchiesta del giornale inglese, intitolata ‘Perché Berlusconi è inadatto a governare l’Italia’.

Apriti cielo. Le frange più intransigenti del partito, Daniela Santanché e Carlo Giovanardi in testa, hanno dichiarato guerra alla regina del pop. La più inviperita sembra la pasionaria Santanché che ha dichiarato a Klaus Davi, durante una puntata del programma web ‘Klaus Condicio’, che “Madonna ha offeso milioni di connazionali”. E poi: “Spero che il suo film se lo veda da sola. Madonna va contro la scelta democratica di milioni di italiani che hanno voluto e votato con convinzione questo Governo. Dispiace che sia proprio un’italoamericana a giudicare così negativamente il suo Paese. Mi auguro a questo punto che gli italiani pensino di lei quello che lei pensa di loro e che, quindi, il suo peraltro stroncatissimo film se lo veda da sola. Quello che fa più male è che queste celebrità siano particolarmente attente a lanciare i loro prodotti e, senza scrupoli, facciano il loro marketing sulla pelle degli italiani”.

Il colpo di scena finale arriva dall’onorevole, nonché sindaco di Margherita di Savoia, Gabriella Carlucci che se la prende con l’ufficio stampa della cantante: “Mi dispiace moltissimo che Madonna abbia avallato le tesi dell’Economist, tra l’altro in un Paese come l’Italia che la adora. Evidentemente ha un ufficio stampa comunista che le ha detto di dire così per farla uscire meglio sui giornali comunisti”. Secondo la Carlucci, Madonna sarebbe un’artista alle prime armi, costretta a fare dichiarazioni ad hoc per far parlare di sé. La comunità gay, intanto, si mobilita per soccorrere la sua beniamina. Ciri Ceccarini, responsabile Musica e Spettacoli dell’associazione GayLib, propone una soluzione drastica: “Altro che boicottaggio. Andiamo al cinema a vedere il film di Madonna e se proprio una class action all’americana dobbiamo fare, facciamola alle prossime elezioni contro Berlusconi, Giovanardi e Santanché”.

Foto:  drownedmadonna.com

Mi dispiace, i commenti per questo articolo sono chiusi