Paolo Conte: “Odio sentirmi cantare”

Paolo Conte odia la sua voce e ammette di essere un “timido matricolato”. A rivelarlo è lo stesso cantautore al quotidiano ‘La Repubblica’: “Odio sentirmi cantare, la mia voce nascosta, oscura. A volte mi dico: ah! se questa potesse cantarla Aznavour”.

L’avvocato di Asti, poi, parla della sua attività di artista: “Mi pesa l’abitudine, mi pesano i concerti e gli alberghi. Ma mi piace ancora fare musica, comporre. Anche se le parole arrivano più tardi, magari dopo due anni”. E conclude: “Ho un debito nei confronti di un luogo della mia infanzia, ‘La Favorita’, una tenuta nell’astigiano che mio nonno aveva comprato poco prima della guerra e dove ho vissuto con i miei per dieci anni indimenticabili. Lì è cominciato molto di me. Ma oggi che è diventata una scuola di agraria, non ho più il coraggio di andarci”.

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