Amy Winehouse di nuovo in vetta alle classifiche Uk, in uscita anche un libro sulla sua vita

Amy Winehouse torna in vetta alle classifiche Uk a pochi giorni dalla sua morte: era ampiamente prevedibile che i fans, ancora sconvolti dalla tragica scomparsa della cantante inglese, riportassero al numero uno il capolavoro ‘Back to black’. In top 10 anche ‘Frank’ (il primo album) e un box che li contiene entrambi… insomma, siamo solo all’inizio. C’è stato in quest’ultima settimana un boom di vendite in tutto il mondo: una vera e propria corsa all’acquisto per rendere tributo al più grande talento musicale degli ultimi 10 anni. Si parla ora a gran voce di un possibile disco di inediti di prossima uscita: pare infatti che ci siano canzoni cui Amy aveva lavorato negli ultimi due anni, quindi dei demo che andrebbero semplicemente completati, ma non ci sarebbe da meravigliarsi se vedessero la luce.

Il mistero su questo gruppo di brani è però fitto: si sa solo che Salaam Remi e Mark Ronson, suoi storici produttori, avevano seguito la Winehouse nel progetto che si sarebbe poi dovuto trasformare nel terzo disco, mai portato a termine. Sono spuntati fuori anche video di una Amy appena diciottenne rimasti per anni nascosti, mentre il vinile di ‘Back to black’ è addirittura non disponibile in molti negozi online e in via di ristampa per le pressanti richieste: ormai è ‘Winehousemania’ in ogni parte del globo. Un’altra sorprendente (ma allo stesso tempo criticabile) iniziativa è la pubblicazione di un libro, ‘Amy Winehouse Fino Alla Morte’, in vendita dal 5 agosto.

Non è certo un primato invidiabile che sia italiano il primo istant book a uscire dopo la prematura scomparsa dell’artista: raccoglie racconti, interviste, trascrizioni e anche una prefazione di Tonino Carotone, uno decisamente lontano dal mondo musicale di Amy. Episch Porzioni e Prince Greedy lo hanno scritto in sole 48 ore: già da tempo stavano compiendo ricerche sulla vita della Winehouse, e hanno poi elaborato in diretta notizie e dichiarazioni relative agli ultimi drammatici giorni che hanno portato alla fine che tutti quanti conosciamo. Insomma, le debolezze ma anche l’umanità di una ragazza che non ha saputo forse reggere l’impatto di un successo planetario piovutole addosso all’improvviso.

Senza voler fare del facile moralismo sorge però spontanea una domanda: ma questa operazione era così strettamente necessaria? Perché cavalcare l’onda di una simile tragedia? Sarebbe altrettanto lecito chiedersi quanto sia giusto far uscire dischi postumi, ma d’altronde è successo sempre e i casi da citare a tal proposito sarebbero moltissimi: innegabile che, purtroppo dopo la prematura morte, Amy Winehouse sia stata consegnata definitivamente al mito. Da amanti della grande musica che ci ha saputo regalare nella sua breve carriera, vogliamo mantenere viva la speranza che non sia fatto uno sciacallaggio mediatico e discografico esagerato e venga invece realmente salvaguardato il profilo artistico della cantante inglese, ma sin da ora nutriamo forti dubbi.

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