‘Dunque lei ha conosciuto Tenco?’ al teatro Golden di Roma il 7 luglio

‘Dunque lei ha conosciuto Tenco?’ è una storia che coinvolgerà appieno gli affezionati tenchiani. Si tratta di una nuova versione teatrale del monologo-intervista di Paolo Logli. Ora il testo, che tramite i ricordi di un testimone-ferroviere genovese evoca la figura di Luigi Tenco, rivivrà grazie a un’interpretazione di Marcello Mazzarella, coadiuvato musicalmente dal Piji Quintet. Ingresso libero su prenotazione obbligatoria ai numeri 06/3225044 e 328/4112014. Per esigenze televisive l’ingresso è fissato entro le 20,30: il monologo, infatti, che andrà in scena il 7 luglio al Teatro Golden di Roma, sarà registrato per andare in onda prossimamente sul piccolo schermo.

Dichiara Paolo Logli: “Questo monologo teatrale su Luigi Tenco nasce come una sfida: scrivere un testo in cui la voce recitante fosse solo uno strumento – quello solista, certo, ma neppure il solo – di una partitura. Insomma, mi piaceva pensare che ci fosse musica, tanta, attorno alle parole che scrivevo. E che quella musica non fosse solo un sottofondo. Così, nel mettere giù il copione, ho annotato piccoli sinc e attacchi musicali che un giorno ci sarebbero stati. Come una partitura per voce recitante e quintetto jazz, in cui il testo è pensato assieme alla musica”. 

Il jazz, quindi, è “un altro protagonista del testo. Un jazz sporco di ricordi pop, di radioline, di canzoni ascoltate alla radio e appena canticchiate. Un jazz da amare, e non da spiegare. Il jazz di Tenco, di quella Genova che tra le prime ha accolto i suoni americani, mescolandoli con la grande canzone francese. Di quella Genova che proprio perché borbottona e introversa non si è mai fatta avanti per dire: ehi, guardate che io il jazz l’ho scoperto per prima. Almeno in Italia. Il Jazz di quei quattro o cinque ragazzi che un giorno hanno smesso si suonare nelle cantine e hanno deciso di cambiare per sempre la faccia della canzone d´autore italiana. Mitologia? Può darsi. Ma fatta di storie di tutti i giorni. E quindi con l´andamento sincopato della musica nera”.

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