‘Breve storia di lunghi tradimenti’, un ‘bank thriller’ internazionale per Guido Caprino

Guido Caprino, Carolina Crescentini e Maya Sansa saranno i protagonisti di ‘Breve storia di lunghi tradimenti’, il nuovo film di Davide Marengo, già regista di ‘Notturno Bus’ e della terza stagione della serie tv ‘Boris’. Le riprese si stanno svolgendo in questi giorni in Italia, tra Roma e Torino, e continueranno a Londra per concludersi a fine giugno in Sud America, precisamente in Colombia e Bolivia. Il film è un ‘bank thriller’, “una miscela di azione, amore, intrighi, sullo sfondo della finanza globalizzata”.

Guido Caprino è Giulio, un giovane avvocato di provincia che si ritrova catapultato in un intrigo internazionale tra Sud America ed Europa, dove banche d’affari senza scrupoli approfittano dei disastri ecologici per arricchirsi. A trascinarlo in questa disavventura la bella e spietata Cecilia (Carolina Crescentini): in poche ore Giulio dovrà lasciare l’Italia, mettendo ancora più in crisi il già traballante matrimonio con Valeria (Maya Sansa). Nel cast anche Philippe Leroy, Carolina Ramirez, Salvo Basile, Oscar Borda, Gaetano Bruno, Paolo Calabresi, Ennio Fantastichini, Nino Frassica, Marcello Mazzarella, Manuela Morabito, Francesco Pannofino, Franco Ravera, Marina Rocco e Michele Venitucci.

“Oggi un paese non si conquista, si compra: è la filosofia di uno dei personaggi del film – ha dichiarato il regista Davide Marengo – Oggi impadronirsi delle risorse energetiche dei paesi del Terzo Mondo non avviene più con le guerre o colpi di Stato, ma con i complessi meccanismi della finanza”. Riferendosi al genere del film, Marengo ha detto: “Sarà un thriller con tanto noir e mistero, ma anche con un po’ di commedia. Adoro il miscuglio dei generi affrontato con ironia”.

‘Breve storia di lunghi tradimenti’ è tratto dal romanzo noir omonimo di Tullio Avoledo (Einaudi Editore) ed è stato scritto da Davide Marengo, Paolo Logli, Alessandro Pondi. E’ prodotto dalla Emme in collaborazione con Rai Cinema. La direzione della fotografia è di Vittorio Omodei Zorini, le scene di Tonino Zera, i costumi di Eva Coen, il montaggio di Patrizio Marone e le musiche di Massimo Nunzi.