‘Festival di Cannes 2011’, Palmares sulla Croisette

Si rinnova anche quest’anno la magia dell’evento più importante nel mondo del cinema internazionale: il Festival di Cannes, il programma dall’11 al 22 maggio. Piace tanto agli italiani che non disdegnano una capatina sulla Croisette, almeno per un week-end, con la speranza di vedere qualche divo, qualche attore conosciuto o almeno qualche ‘starlette’ in vena di mostrarsi.

All’insegna della frase mitica di François Truffaut “Le gambe delle donne sono dei compassi che misurano il globo terrestre in tutti i sensi, regalandogli il suo equilibrio e la sua armonia”, saranno dunque le gambe di Faye Dunaway l’icona nel poster scelto come simbolo del 64° Festival e realizzato dal fotografo newyorkese Jerry Shatzberg. Presentata al Grand Hotel Intercontinental di Parigi la giuria: quest’anno è presieduta da Robert De Niro, un omaggio anche al fondatore del Festival Tribeca. Nessun italiano. Il duro compito di assegnare la Palme d’Or spetterà a Martina Gusman, attrice e produttrice argentina; Uma Thurman attrice statunitense; Nansun Shi, produttrice di Hong Kong; Linn Ullmann, scrittrice norvegese; Olivie Assayas, regista francese; Mahamat Saleh Haroun, regista africano; Jude Law, attore inglese; Jonnie To, regista giapponese.

Senza le preoccupazioni della competizione, i film di apertura e di chiusura, e della selezione speciale diventano dei veri lanci planetari: atteso ‘Midnight in Paris’ di Woody Allen, con un cammeo della First Lady francese Carla Bruni, e l’ultimo baraccone della saga ‘Pirati dei Carabi Oltre i confini del mare’ di Rob Marshall. Le aspettative sulla scelta della selezione ufficiale sono state rispettate bilanciando la vocazione culturale a quella commerciale, con lo sguardo verso il futuro. In selezione un cartellone altisonante con grossi nomi di calibro mondiale, Pedro Almodóvar (‘La piel que abito’) e Nicolas Winding Refn (‘Drive’), che sbarcano sulla Croisette dopo essere stati erroneamente attesi sulla Laguna a settembre. Immancabili, con ‘Le gamin au vélo’, i fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne, che sembra producano ad uso e consumo di Thierry Fremaux, il direttore del Festival.

Nuri Bilge Ceylan cercherà di ripetere il successo del 2008, quando vinse il premio alla regia. Ci saranno anche Gus Van Sant e Hong Sangsoo, anche loro legati alla manifestazione, che quest’anno li ha spostati nella sezione ‘Un certain regard’. Il primo si presenterà con il film a basso budget ‘Restless’, storia d’amore adolescenziale con sfumature dark. Ci saranno anche due opere prime: un grande riconoscimento a Markus Shleinzer con ‘Michael’ e Julia Leigh con ‘Sleeping Beauty’. Terrence Malick, con il misterioso ‘Tree of life’, è presente, nonostante le voci che volevano il film già in uscita nelle sale: la pellicola racconta la storia mistica della creazione dell’universo ed è interpretato da Brad Pitt e Sean Penn, molto atteso a Cannes con la sua nuova compagna Scarlett Johansson. Lars Von Trier presenta ‘Melancholia’, una sorta di disaster movie psicologico e Takashi Miike con ‘Ichimei’, dopo il successo di Venezia, ci prova a Cannes con una pellicola in tre dimensioni.

Spedizione italiana dei soliti Nanni Moretti con ‘Habemus Papam’ e Paolo Sorrentino ‘This must be the place’, con ambizioni di Palmares. Niente da fare per Amelio e Crialese che si consoleranno a Venezia. Dopo cinque anni di silenzio torna Aki Kaurismaki con ‘Le Havre’, la storia di uno sciuscià nel sud della Francia che cerca di salvare un ragazzo immigrato africano. Radu Mihaileanu ritorna dopo ‘Il concerto’ con ‘La source des Femmes’ e il quarantenne nizzardo Bertrand Bonello presenta il drammatico ‘Apollonide, Souvenir de la maison close’. In parallelo al Festival fibrilla il Marché du Film, il mercato planetario dei professionisti dell’industria cinematografica, 10.000 presenze di addetti ai lavori, instancabili, dei veri cacciatori di diritti di distribuzione, tra migliaia di prodotti, più o meno freschi, reperibili qui, tutti in una sola volta, per il piacere di una futura visione di noi poveri spettatori.