‘Roman e il suo cucciolo’, Alessandro Gassman alla sua terza regia

‘Roman e il suo cucciolo’ di Reinaldo Povod rivive nell’interpretazione di Alessandro Gassman, impegnato in una doppia veste: attore e regista. Con lui è presente l’attore spezzino Matteo Taranto. Alla sua terza regia, Gassman, da poco nominato direttore del Teatro Stabile del Veneto e già direttore del Tsa, continua l’esplorazione di un teatro che si snoda in un ininterrotto andirivieni fra palcoscenico e cinema. Il testo è emozionante ma anche carico di inquietudine. La recitazione, la gestualità e il modo in cui gli attori si pongono al pubblico hanno un che di iper-realistico, e dunque di sconvolgente.

Va in scena la vita randagia, senza alternative, che riunisce un padre nevrotico e repressivo, uno zio affettuoso, i papponi, la prostituta ridotta a schiava, un finto poeta eroinomane e l’amico del cuore di Cucciolo, che ha portato una canzone a Sanremo e si traveste da Che Guevara. C’è la droga, ma anche la volontà di preservare ‘il cucciolo’ dai mali del mondo, perché per lui si sogna un avvenire migliore. ‘Roman e il suo cucciolo’ è uno straordinario spaccato del rapporto tra un padre-padrone e suo figlio che non può che avere contorni drammatici, pur all’interno di un contesto fatto – a suo modo – di forte affettività.

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