Larry Moss, l’acting coach delle star da Di Caprio ai premi Oscar Hunt e Swank

Larry Moss

Si dice che dietro un grande uomo ci sia una grande donna. Vero, e allo stesso modo potremmo parafrasare dicendo che dietro un grande attore c’è anche la mano sapiente di un grande acting coach. Arrivati a questo punto è impossibile non citare lo statunitense Larry Moss, una delle eccellenze del mestiere come dimostrano i tantissimi attori hollywoodiani che si sono affidati a lui per preparare alcuni dei loro capolavori. Jim Carrey, Tobey Maguire, Helen Hunt, Hilary Swank (queste ultime sono riuscite ad aggiudicarsi l’ambitissimo premio Oscar grazie a dei ruoli preparati appunto con Moss) sono solo alcuni degli artisti che nel corso della propria carriera hanno usufruito dell’aiuto del maestro. Ma il vero “capolavoro” di Moss si chiama ovviamente Leonardo Di Caprio: l’attore californiano ha iniziato a farsi seguire dal celebre coach intorno al 2004 in vista della preparazione al proprio ruolo nel film ‘The Aviator’ (per il quale fu candidato all’Oscar) e la collaborazione tra i due si è protratta fino a film più recenti, dando vita a splendidi risultati come le eccezionali interpretazioni in film quali ad esempio ‘Shutter Island’ e ‘The Departed’. Abbiamo contatto in esclusiva per News Mag l’acting coach americano, in quella che è probabilmente la prima intervista rilasciata ad un media italiano, parlando con lui proprio del suo lavoro e di alcuni suoi assistiti.

Tra gli attori che hai seguito spicca sicuramente Leonardo Di Caprio, che negli ultimi anni ha sicuramente mostrato grandi miglioramenti con splendide interpretazioni in numerose produzioni cinematografiche. Cosa ne pensi di lui?
Leo è un attore fantastico, ha molto carattere e ha tutte le caratteristiche tipiche dell’uomo carismatico, ma credo che il suo vero talento risieda nella sua capacità di trasformarsi. Se guardi le sue performance in film come ‘The Aviator’, ‘Blood Diamond’, ‘John Edgar’ e ‘Django Unchained’ puoi sicuramente ammirare tutta le sue abilità nella trasformazioni e nelle caratterizzazioni dei personaggi. Ma già solo lo sforzo fisico e interpretativo in ‘The Wolf of Wall Street’, per fare un altro esempio, mostra come Leo abbia un talento anche per il comico. Amo lavorare con lui come attore e mi piace davvero tantissimo come persona.

Quest’anno è stato candidato all’Oscar proprio per il suo ruolo in ‘The Wolf of Wall Street’. Già in passato era stato nominato tre volte ma non era mai riuscito a vincere. Pensi che questa possa essere la volta buona?
Penso che Leo abbia una buona possibilità di vincere l’Oscar quest’anno, ma se così non fosse, lo vincerà sicuramente in futuro. Ti dico una cosa: anche due attori del calibro di Paul Newman e Henry Fonda dovettero aspettare fino agli ultimi anni della loro carriera per poter ricevere i loro premi Oscar. Sarebbe fantastico se Leo vincesse, però so anche che la sua vera ricompensa viene dalla gioia che ha nel creare e nel lavorare sui suoi personaggi.

Qualche anno fa Helen Hunt e Hilary Swank, grazie al lavoro fatto con te, sono riuscite ad aggiudicarsi l’Academy Award. Cosa pensi delle attrici che sono state candidate quest’anno?
Secondo me sono tutte attrici piene di talento ma, come Leo, Cate Blanchett è un’attrice che riesce sempre a trasformarsi e a sorprenderci grazie alla sua capacità di variare abilmente su più fronti e alla sua fantasia nel caratterizzare i propri ruoli, con un lavoro non solo fisico e gestuale ma anche vocale. La sua visione della caduta del personaggio in una sorta di malattia mentale (la protagonista del film ‘Blue Jasmine’ per cui la Blanchett appunto è candidata all’Oscar, ndr) è allo stesso tempo sia spaventosa che toccante.

Qual è il ricordo che conserva con più entusiasmo di tutti questi anni di lavoro?
Aver lavorato con Michael Clarke Duncan per il ‘Il miglio verde’. Aver perso Michael (morto il 3 settembre 2012, ndr) così giovane mi rende davvero triste perché era veramente una brava persona. Ricordo che il suo coraggio nell’aprirsi nei miei confronti e davanti alla telecamera mi stupirono. A dire il vero quando lo incontrai per la prima volta lui non era convinto di farsi seguire da me e, fin quando non riuscì a conoscermi veramente, aprire il suo cuore a me era un’idea spaventosa. Poi però col tempo abbiamo avuto modo di conoscerci meglio e, man mano che aumentava la fiducia reciproca, mi aprì i cancelli del suo cuore mostrandomi un’infanzia spaventosa e una capacità di amare le persone che non dimenticherò mai.

Secondo te quali sono le caratteristiche principali che un buon attore deve avere?
Un buon attore deve sicuramente avere passione, disciplina, senso dello humor, avere la capacità di eliminare tutte le pretese eccessive, saper arrivare dritti al cuore delle persone e infine deve saper apprezzare tutti i lati negativi e tutti i lati positivi con la gioia di chi ama recitare.

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