Profanata la tomba di Rino Gaetano: spariscono la chitarra in marmo e il quaderno dei fans

Tomba-Rino-Gaetano

La tomba di Rino Gaetano, al cimitero Verano di Roma, è stata profanata: ignoti, infatti, hanno divelto la famosa scultura in marmo, fissata alla lapide, che raffigura la chitarra dell’artista calabrese, e non contenti hanno anche portato via il quaderno sul quale i fans appuntano da sempre pensieri e ricordi in onore di Rino.

La chitarra in marmo era stata commissionata dalla sorella Anna Gaetano e riproduceva l’ukulele usato dall’eclettico cantautore durante l’esibizione a Sanremo 1978. Sulla superficie era incisa la frase: “Sognare la realtà, vivere un sogno, cantare per non vivere niente”. Chi è stato l’autore di questo gesto? Un collezionista? Un mitomane? Il mistero è aperto.

Intanto Leopoldo Lombardi, legale della famiglia Gaetano, ha fatto sapere che “presenteremo denuncia. Io non credo all’ipotesi dell’ammiratore feticista. Non mi meraviglierei se quell’oggetto finisse in vendita on line o, peggio ancora, fosse usato per un’estorsione alla sorella di Rino. Si tratta di un reato grave, perché oltre al furto con destrezza scatta anche l’articolo 408 del codice penale in materia di vilipendio di tomba, che prevede una pena da sei mesi a tre anni”. Certamente un gesto poco rispettoso nei confronti di Rino Gaetano e della sua memoria.

Mi dispiace, i commenti per questo articolo sono chiusi