Pellicole e beneficenza a Monte Carlo con il Charity Film Festival 2013

Monaco Charity Film Festival 2013

Ritorna dal 10 al 15 maggio all’Hotel Hermitage a Monaco il Charity Film Festival 2013. Una ventata di novità, un festival diverso nel panorama del cinema internazionale arrivato alla ottava edizione. Alla vigilia del Festival di Cannes, un incontro piacevole tra cinema indipendente, mondanità e opere di beneficenza, con lo scopo di aiutare giovani registi e produttori, non solo economicamente, ma cercando di inserirli in circuiti di distribuzione e dare loro visibilità.

Soddisfatto Vicente Zaragoza, fondatore e presidente del MCFF; nonostante il periodo di crisi internazionale, è riuscito a promuovere bene la manifestazione che, come ogni anno, ha lo scopo di raccogliere fondi destinati ai bambini bisognosi delle Filippine. L’associazione Virlanie, fondata da Dominique Lemay, quest’anno ha compiuto 21 anni: è dal 1992 che si occupa di beneficenza e di aiuto concreto ai ragazzi di strada nelle Filippine. Tra i numerosi lungometraggi in concorso ricordiamo un film americano diretto da Vicky Shen & Diep Bui, “Adultolescence”, la storia di una adolescente cinese-americana, Lea, ripudiata dalla madre immigrata che cerca di far pace con lei lottando dolorosamente attraverso un percorso a tratti anche comico; “Crossroad”, diretto da Shervin Yousseufian, film del 2012 (USA); “Ciao Herman”, ambientato in un futuro non troppo lontano di qualsiasi città USA, che racconta la storia di Howards Herman, assassino di trentanove studenti, due insegnanti e un agente di polizia.

Nel cartellone anche “Hollywood gabbiano”, diretto da Michael Guizburg, la storia di Travis e Nina, una bellissima attrice russa; “Il Humdrummer”, diretto da James Jaeger, dramma surreale psicologico, una distorsione della realtà in sospensione tra amore e paura; “Bastardo fortunato”, diretto da Robert Nathan, storia di un sito web di successo, racconto morale e riflessivo per riassumere la preoccupazione della società americana verso il desiderio sessuale, l’umiliazione come un prodotto del commercio e la mercificazione dello spirito umano; “Red Brazil”, di Sylvain Archambault, vero e proprio poema epico ambientato nel 1555 su una piccola isola nella baia di Guanabara di Rio de Janeiro, dove uno strano corpo di spedizione francese, composto da marinai, artigiani, preti, ex-detenuti e un cavaliere donchisciottesco, è appena sbarcato; “Romeo Onze”, diretto da Ivan Grbovic, storia di un giovane uomo che ha lasciato la scuola senza avvertire i suoi genitori e la cui timidezza è aggravata da un lieve impedimento ai piedi. Fuori concorso anche un film italiano del 2013: “Talking to the trees”, regia di Ilaria Borrelli.

Nella giuria del Festival quest’anno è presente il Principe Gharios di Ghassan Al-Nu’man, della dinastia araba cristiana dei Ghassanidi, nato esule in Brasile. Ha studiato recitazione ed è un attore di formazione classica, è stato premiato più volte come regista e produttore di cinema e TV. Un altro membro è James Jeffery Calwell, musicista attore, regista e produttore, conosciuto a Monaco come co-protagonista di “Amore all’ultimo morso” selezionato nel 2012 al MCFF. Poi ci saranno Alison Minami, scrittrice e attrice per la prima volta in una giuria, Soo Jin Hwang, promotore della cultura e dei film coreani ad Hollywood, e infine Konrad Taemar Wilk, poeta e scrittore americano. Il Festival si conclude martedì 14 all’Hotel Hermitage con la premiazione alle 18, la prestigiosa Award Cerimony, ed un Gala i cui proventi saranno destinati alla Fondazione Virlanie per i bambini disagiati filippini.

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