‘Diamoci del tu’, l’Orchestra Maniscalchi porta in scena lo swing italiano degli anni ’30 e ’40

Christian Schmitz, Gianluca De Martini e Adalberto Ferrari

Uno spettacolo teatral-musicale, un viaggio nel tempo verso gli anni in cui l’Italia sperimentò per la prima volta originali suoni, ritmi e melodie in arrivo dall’America come swing e jazz. Tutto questo è ‘Diamoci del tu’, portato in scena dall’Orchestra Maniscalchi e dal tenore Gianluca De Martini. Tre le date ad aprile: il 5 all’Auditorium Manzoni di Bologna, il 6 all’Auditorium di Milano e il 7 all’Auditorium Parco della Musica a Roma. La direzione artistica, gli arrangiamenti e le trascrizioni sono a cura di Christian Schmitz mentre la direzione d’orchestra è affidata a Adalberto Ferrari.

Negli anni Trenta e Quaranta, anche l’Italia conobbe la modernità del jazz, sempre nel rispetto della tradizione musicale e melodica nostrana. La radio fu lo strumento di propaganda preferito dal regime fascista ma seppe anche portare nelle case degli italiani l’innovazione della musica americana. ‘Diamoci del tu’ si propone di “riportare in vita, con rigore filologico, la musica swing e i celebri motivetti degli anni dell’Eiar”. Il progetto, nato nel 2008 per volontà di Giorgio Bozzo (produttore) e Christian Schmitz, è basato sulla ricerca e trascrizione degli arrangiamenti originali dei brani dell’epoca, scritti tutti da autori e compositori italiani. L’Orchestra Maniscalchi è composta da dieci musicisti: una sezione ritmica di quattro elementi (pianoforte, contrabbasso, chitarra e batteria) e una sezione fiati di sei elementi (due trombe, un trombone e tre sax, che all’occorrenza diventano clarinetti). I testi e la regia sono di Giorgio Bozzo. La produzione è di P-NUTS S.r.l.

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