Torna su Sky ‘Black mirror’, il riflesso inquietante dell’era tecnologica

Black mirror

Torna la sconcertante miniserie inglese ad alto contenuto provocatorio partorita dal genio di Charlie Brooker, in onda domani alle 21 su Sky Cinema HD. Dopo il successo della prima trilogia, che ha registrato lo scorso ottobre un’audience di 215 mila spettatori a puntata e scomposto la critica proponendo visioni e scenari inquietanti, riecco ‘Black mirror’ con tre nuovi squarci di attualità, tutti da “riflettere”.

Anti-politica è sicuramente la parola chiave che meglio descrive e racchiude l’essenza del primo episodio, nel quale un irriverente e scurrile orsetto blu, pilotato dal comico dalla carriera in fase discendente, diventa un candidato politico con reali possibilità di vittoria, grazie alla sua capacità di erigersi a paladino del malcontento sociale. Nel secondo episodio, invece, attraverso l’escamotage di un misterioso software capace di ricreare i profili dei defunti tramite i dati reperibili nella rete, viene portato alla luce il lato più inquietante della logica libera e democratica dei social network , capaci di invadere ogni singolo aspetto della vita quotidiana (e anche oltre), attraverso il meccanismo della sovrapposizione delle relazioni reali con quelle del web. Chiude il cerchio ‘Orso bianco’, ultimo episodio della trilogia, che mostra gli effetti devastanti della tecnologia sulla mente delle persone.

Sulla scia del primo esperimento, la seconda stagione di ‘Black mirror’ si conferma come un prodotto alternativo in grado di proporre percorsi di senso di grande attualità, offrendo uno spaccato inquietante delle ossessioni che nutrono e che vengono nutrite, a loro volta, dall’era della comunicazione. Un intreccio narrativo che scova, con esasperata crudezza, le “cellule maligne” che abitano il corpo della società tecnologica, un contenitore di messaggi – dal sapore vagamente “cyberpunk” – che, con ostentato disprezzo, criticano la cultura dell’eccesso tornando ad agitare l’antico spettro della tecnica che si ribella al suo demiurgo.

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