Luigi De Filippo è ‘L’avaro’ di Molière

Luigi De Filippo porta in scena ‘L’avaro’ di Molière. L’attore ha da poco compiuto 80 anni e ne sta festeggiando i 60 di carriera con un adattamento originale della celebre piece ambientata nella Napoli del 1860, all’arrivo di Giuseppe Garibaldi. Il personaggio di Don Attanasio Mascaturo simboleggia le ideologie e i privilegi di un mondo al tramonto.

Don Attanasio è un inguaribile tirchio: fa economia sul cibo, sugli indumenti e sulla casa. In tal senso, la scenografia di Aldo Buti, che riproduce il salotto di casa, è eloquente, con parati macchiati e scostati dal muro, e il mobilio essenziale. L’uomo è odiato dai suoi due figli, promessi in matrimonio a persone che non amano ma che hanno maggiori disponibilità economiche.

Don Attanasio protegge in maniera esilarante la sua cassetta con le monete d’oro. In scena accanto a De Filippo ci sono dieci giovani e talentuosi attori. In alcuni momenti l’attore si rivolge direttamente al pubblico, soffermandosi a raccontare la sua bellissima città, oggi caduta in mano alla camorra. Sul palco c’è la Napoli di ieri e di oggi con difetti e problemi simili, per una commedia di ambientazione storica ma che sa essere ancora oggi attuale. Insomma, Luigi De Filippo, nonostante la veneranda età, resta ancora un grandissimo mattatore.

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