Torino Film Festival: Virzì, “Cercheremo di realizzare l’utopia di un cinema senza confini”

Paolo Virzì

Il Torino Film Festival firmato dal neo direttore Paolo Virzì “tenterà di realizzare in nove giorni l’utopia di un cinema senza confini, dove lo spettacolo e l’intrattenimento popolare abitano nello stesso luogo dei percorsi d’autore, un festival caldo e accogliente per gli artisti che accoglieremo”. Al cinema Massimo di Torino, il regista toscano si è presentato ufficialmente alla stampa e ha raccontato come sarà la trentunesima edizione del festival torinese.

“Voglio molto bene al Tff – ha spiegato – perchè è sempre stata una realtà importante, un modello da seguire. Il fatto che in tempo di crisi abbia incrementato gli spettatori, è segno di un grande successo meritato”. Tra le principali novità, la retrospettiva dedicata alla New Hollywood che sarà curata da Emanuela Martini e che presenterà, nell’arco di due edizioni, circa 80 film americani realizzati tra 1967 e il 1976. Ci sarà anche un breve ciclo di film italiani degli ultimi vent’anni, la cui proiezione sarà accompagnata da un incontro con gli autori. Una seconda retrospettiva sarà dedicata a un cineasta italiano recente.

Secondo Virzì, che tra pochi giorni comincerà le riprese del suo nuovo film, il Festival di Torino “sarà per gli spettatori. Perchè il festival sia davvero una festa, da un lato abbiamo il progetto di rilanciare il Premio del pubblico, nel quale gli spettatori saranno invitati a votare i film, e dall’altro stiamo studiando la maniera con cui dare risalto affettuoso al pubblico nel momento dell’ingresso degli ospiti in sala, attraverso una formula nuova, spettacolare e informale”. Virzì ha spiegato anche che il Tff sarà “un festival 2.0, continuamente ‘connesso’ e fruibile dagli utenti del web”.

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