Dieci anni senza Giorgio Gaber

Sono già dieci anni che Giorgio Gaber ci ha lasciato. E da oggi è in distribuzione ‘G. – vi racconto Gaber’, il libro evento con il quale la Fondazione Gaber e Mondadori ricordano il decennale della scomparsa del grande cantante, avvenuta il 1° gennaio 2003. Nel volume Sandro Luporini, lo storico coautore e amico dell’artista, rompe il suo quasi leggendario riserbo e, dal suo inviolabile rifugio viareggino, apre le porte su uno dei più straordinari sodalizi artistici degli ultimi decenni, svelando un tesoro di cui è il più autorevole custode.

Nel libro scritto con Roberto Luporini, Sandro racconta le discussioni, le idee, i dubbi, le storie, e qualche volta le coincidenze che hanno dato origine ai loro capolavori: cosa intendevano veramente in certe canzoni troppo spesso fraintese, da dove è nata la battuta “quasi quasi mi faccio uno shampoo”, o che “…volevamo dire ‘libertà è spazio di incidenza’, ma anche senza essere musicisti si capisce bene che una roba così non si poteva proprio cantare”.

Ma anche i particolari di un uomo fuori dall’ordinario, ironico e curioso di tutto, che lavorava anche quando sembrava fare altro e andava al mare con le Clark. “Avrebbero voluto da Giorgio e da me delle risposte. Proprio da noi che abbiamo vissuto tutta la vita nell’assoluta certezza del dubbio”. Il racconto si sviluppa intorno all’incontro tra Luporini e un ragazzo giovane, attento e appassionato che non ha avuto la fortuna di conoscere il Signor G e la sua epoca. Il risultato è puro Gaber: intelligenza, ironia e una profondità che, appena rischia di diventare pesantezza, ha uno scarto, un guizzo, e ritorna meravigliosamente leggera.

Intanto il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, ha annunciato che il Teatro Lirico sarà intitolato a Giorgio Gaber: “Un teatro amato dai milanesi, come lo è stato il grande cantautore che alla nostra città e ai suoi quartieri ha dedicato canzoni bellissime. Il bando per il restauro del Lirico è già stato approvato dalla Giunta e farò di tutto perchè il Teatro, che è chiuso da moltissimi anni, torni alla città entro la fine del mio mandato”.

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