‘My Fair Lady’ debutta al Sistina con Luca Ward e Vittoria Belvedere

Serata ricca di emozioni ieri per l’atteso ritorno al Teatro Sistina di Roma di uno tra i più amati classici del musical, l’intramontabile ‘My Fair Lady’, firmato e diretto da Massimo Romeo Piparo con Vittoria Belvedere, Luca Ward, Aldo Ralli ed Enrico Baroni. La Belvedere, nel ruolo di Eliza Doolittle, l’umile fioraia trasformata in dama raffinata, e Luca Ward, nel ruolo del Professor Higgins, sono stati acclamati da una folta platea di Vip e spettatori, giunti al Sistina sfidando il freddo polare di queste sere romane. Oltre a Samuela Sardo, che a breve renderà per la prima volta papà Massimo Romeo Piparo, emozionatissima in prima fila anche la moglie di Luca Ward, Giada Desideri.

Tra gli altri, ad applaudire i protagonisti c’erano Pippo Baudo, Deborah Caprioglio, la giovane attrice Giorgia Wurth, Fabio Troiano, Amedeo Minghi, Ettore Bassi, Gloria Guida e Paola Saluzzi; e ancora, Giampiero Ingrassia, Sebastiano Somma, un veterano del musical Rodolfo Laganà, il conduttore del sabato pomeriggio di Rai1 Danilo Fumiento, Silvia Squizzato, Giorgio Borghetti, lo schermidore italiano più volte campione del mondo Stefano Pantano, Giordano Petri, la giovane “voce” italiana per la Disney Arianna Bergamaschi e Lucio Caizzi. Inatteso fuori programma con l’arrivo di Dario Ballantini che, nei panni del Valentino di Striscia la notizia, ha intrattenuto il parterre con le sue celebri “incursioni”. E ancora, direttamente da Le Iene, il trio Malerbe.

Sul palco, tanta emozione per Vittoria Belvedere, al suo debutto nel Musical: “Per me è un vero onore interpretare questo ruolo. ‘My Fair Lady’ è un musical eterno, è come la storia di Cenerentola, fra mille anni forse continueranno a metterlo in scena… Sognare è gratis e questa storia è il sogno di tutte le donne”. Le fa eco Luca Ward: “Questo musical è molto attuale e potrebbe essere tranquillamente adattato ai nostri tempi. Innanzitutto perché mette in evidenza il divario tra poveri e ricchi, sempre più drammatico. E poi perché tratta temi come l´impoverimento del linguaggio, dell´educazione e della cultura. Un vero `bestione´ da portare in scena, una grande responsabilità”.

My Fair Lady deve la propria immortalità a se stesso. A ciò che racconta, a come lo traduce in emozioni, ai sorrisi che fa scaturire, alla universalità del suo linguaggio musicale – spiega il regista Massimo Romeo Piparo – Eliza Doolittle è un po’ Cenerentola, un po’ Pretty Woman, Mary Poppins, un po’ Bella e un po’ Bestia. E’ l´archetipo del riscatto, della rivincita, dell´affermazione, della trasformazione e così incarna il desiderio e il sogno di tutto l´universo femminile che simpaticamente partecipa sin dal primo momento alla sua avventura”. ‘My Fair Lady’ terrà compagnia al pubblico romano fino al 6 gennaio e poi proseguirà la tournèe nelle principali città italiane fino al 17 marzo.

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