‘Itaker’, quando erano gli italiani a emigrare (ma l’Italia non se ne ricorda)

‘Itaker, vietato agli italiani’ è l’opera seconda del giovane regista Toni Trupia che vede Michele Placido nel cast del film da lui stesso prodotto insieme alla moglie Federica Vincenti con la Goldenart. L’attore pugliese ha polemizzato con il nostro Paese svelando che “questo film non è stato voluto dai festival italiani, mentre Berlino ci ha dato l’ok in occasione di un evento per ricordare i 60 anni dell’emigrazione italiana”. Dunque, la Germania sì e l’Italia no: “Ci hanno detto che questo film è troppo classico”, ha spiegato Placido. Insomma, è come se la nostra nazione non avesse voluto rammentare che, un tempo, gli emigrati eravamo noi. Molto meglio, allora, snobbare questo film ‘scomodo’, che d’altronde è uscito solo in una decina di copie.

La trama ruota attorno a Francesco Scianna, che interpreta un ‘magliaro’, un immigrato napoletano nella Germania di inizio anni ’60. Con lui c’è Pietro (il bimbo Tiziano Talarico), un ragazzino trentino alla ricerca del padre emigrato e che, come si scoprirà più avanti, ha messo su lì una doppia famiglia con una signora tedesca. Agli italiani in Germania, in quegli anni, erano vietati anche i locali: non a caso, venivano chiamati con il dispregiativo ‘Itaker’, da cui il titolo della pellicola. La colonna sonora è stata firmata da Davide Cavuti, già autore delle musiche de ‘Il Grande sogno’ e ‘Vallanzasca, gli angeli del male’, sempre di Michele Placido.

Toni Trupia racconta di aver pescato nella sua storia: “Sono siciliano, parte della mia famiglia è andata in Belgio e ho ricordi vivissimi da ragazzo. Avevano raggiunto un certo benessere ma vivevano in un grande isolamento. La svolta per me, nella storia scritta con Placido e Leonardo Marini, è venuta quando a queste vicende si è pensato di unire la storia universale della ricerca della paternità, un tema che con l’emigrazione ha molto a che fare in termini di ossessione per le radici, identità”. Quell’identità che, evidentemente, qualcuno in Italia non vuole far riemergere.

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