Mostra di Venezia: Redford, “La politica Usa mi rattrista”. Al Lido anche l’infanzia rubata di Mereu

Esordio oggi a Venezia, fuori concorso, per Robert Redford con ‘The Company You Keep’, la sua ultima fatica cinematografica da attore e regista con Shia LaBeouf e Susan Sarandon. Tratto dall’omonimo romanzo di Neil Gordon, il film racconta l’attivismo anti Vietnam 30 anni dopo. Per Redford anche un incontro con Giorgio Napolitano, in visita ai padiglioni della Biennale di architettura. Lingua usata l’inglese, clima cordialissimo. Ma torniamo a ‘The company you keep’, che partendo da un fatto reale, la violenza dell’organizzazione Weather Underground all’inizio degli anni ’70 contro la guerra in Vietnam, racconta la storia di Jim Grant (Redford), tranquillo avvocato e padre single, e Ben Shepard (LaBeouf), giovane giornalista che scopre la vera identità di Jim: un pacifista radicale che provocò la morte di un uomo. Redford ne ha approfittato per commentare l’attuale politica americana, sottolineando: “Sta passando un periodo difficile e questo mi rattrista”.

“Sono stato affascinato dal fatto che questa storia mi ricordasse ‘I miserabili’ poichè parla di un fuggitivo con un’altra identità”, ha affermato Redford. L’attore, fondatore del Sundance Festival, si è soffermato anche sulla visione dei Weather Underground: “Lottavano per una causa giusta, ma la violenza deve essere l’ultima opzione; avevano dei buoni motivi per ribellarsi, la guerra era sbagliata, all’epoca ero un outsider con una famiglia e una carriera agli inizi, non ero politicamente coinvolto”. Redford, per girare il suo film che verrà distribuito da Rai Cinema, ha chiamato un cast stellare: da Susan Sarandon a Nick Nolte, da Julie Chrstie a Stanley Tucci, a Shia LaBeoul. “Un cast di qualità: sono sensibile al lavoro dei buoni attori, anche dei giovani come LaBeouf che considero brillante”. Shia LaBeouf ha ribattuto: “Quando mi chiamano dei registi come Redford, mi sento baciato dagli dei”.

A Venezia, in concorso nella sezione ‘Orizzonti’, c’è anche ‘Bellas Mariposas’ di Salvatore Mereu, tratto dal racconto cult di Sergio Atzeni. Ragazzine ricattate per fare sesso, proposte indecenti, tentati omicidi, tardone seducenti, mantenuti, prostitute, padri degeneri e famiglie allo sfascio sono fra le scene di delirio e disperazione in una periferia disagiata (“Nel film è Cagliari, ma potrebbe essere qualunque città”, ha dichiarato il regista), cui due 12enni reagiscono con forza e ironia. E questa sera ‘Stracult’ dedicherà alla Mostra una puntata, in onda alle 23.40 su Raidue, con approfondimenti e servizi sui protagonisti della rassegna, tra cui Spike Lee, Jonathan Demme, Enzo Avitabile, Toni Servillo, Daniele Ciprì e Kasia Smutniak. A fare da collante tra le immagini del cinema attuale visto al Lido di Venezia sarà una serie di rari repertori di ospitate di star cinematografiche nelle trasmissioni Rai più cult degli anni ’70 e ’80.

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