‘Part of me’, il film che racconta la vita (pubblica e privata) di Katy Perry

Il 18 settembre esce ‘Katy Perry: part of me’, il film che ha consacrato Katy Perry come una superstar mondiale e che verrà proiettato in 36 sale del circuito The Space Cinema dal 18 al 21 settembre. Per maggiori dettagli: www.thespacecinema.it. ‘Katy Perry: part of me’, con oltre 24 milioni di dollari incassati solo negli Usa e quasi 30 milioni di dollari al box office internazionale, si pone al 4° posto nella classifica di incasso di film documentari dopo Madonna, U2 e Jonas Brothers. Numeri che vanno ad aggiungersi agli oltre 30 milioni di album venduti nel mondo. Grazie al film, Katy Perry ha ottenuto 4 nomination agli MTV Video Music Awards (la cerimonia di premiazione si terrà a Los Angeles il 6 settembre) tra cui Best Female per ‘Part of Me’ e Best Video per ‘Wide Awake’.

Quando Katy Perry ha invitato due giovani filmmaker, Ed Lovelace e James Hall, a documentare la sua vita sulle scene e fuori dalle scene, ha dato loro completo e libero accesso a tutti i momenti della sua quotidianità. Ciò che scaturisce dal film è un ritratto personale e professionale di una performer nata che ha conquistato il mondo. “Inizialmente – racconta Katy Perry – l’idea mia e del mio management era quella di pubblicare in Rete episodi che raccontassero la mia vita: pensavamo al massimo a un programma tv. Mai, neppure nei miei sogni più profondi, avremmo pensato a un film. Eppure alla fine i sogni sono diventati realtà”. Oltre a catturare i successi dei suoi live, il film racconta i suoi inizi di cantante e include interviste alla sua famiglia e ai suoi collaboratori. Il racconto di Katy Perry non può prescindere anche da quello della sua vita privata. Ecco quindi che il film racconta anche il matrimonio, avvenuto nel 2010 con l’attore Russell Brand, il suo inizio e la sua fine a un solo anno di distanza.

Il risultato è il racconto crudo, doloroso, onesto del percorso, dell’impegno di una giovane donna, affascinante, divertente, piena di talento e molte speranze a cui è accaduto di diventare un fenomeno pop internazionale. “Sono qui, sono ancora qui, e penso sia importante mostrarmi anche nei momenti più difficili. Se non lo avessi fatto sarebbe stato come ignorare di avere un elefante nella mia stanza. Ignorando la parte più dolorosa della mia vita non avrei mai potuto fare un film reale, onesto. È stata una scelta di integrità. Non è stato facile, certo, ma spero che questo spinga le persone a perseguire i loro sogni come ho fatto io. Spero che questo film possa dare un messaggio positivo: sii onesto con te stesso e non abbandonare i tuoi sogni, anche quando ti sembra di essere davanti a difficoltà insormontabili. Bisogna vivere la propria vita e cercare di raggiungere i propri obiettivi, grandi o piccoli che siano”.

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