Celentano, il vento del riscatto ne ‘La cumbia di chi cambia’

“Se c’è qualcuno che c’ha voglia di ballare, si faccia avanti, si faccia avanti, se c’è qualcuno che c’ha voglia di cambiare si faccia avanti si faccia avanti”: è un invito alla rivoluzione e al cambiamento quello che lancia Adriano Celentano con il suo nuovo singolo ‘La Cumbia di chi Cambia’. Il brano, scritto e musicato da Lorenzo Cherubini Jovanotti, in collaborazione con Adriano Celentano, fa parte dell’ultimo album campione di vendite ‘Facciamo finta che sia vero’.

Sulle note della canzone, che riecheggiano l’omonima musica popolare colombiana nata al tempo della conquista spagnola, soffia il vento della ribellione, del cambiamento e del riscatto, ma soprattutto della denuncia contro la corruzione di chi detiene il potere e non ne è degno: “i funzionari dello stato italiano / si fanno prendere spesso la mano / inizian bene e finiscono male/ capita spesso che li trovi a rubare /a fare cose che stan bene solo a loro / a usufruire di vantaggi esagerati”.

Forte è il contrasto nel brano, quanto mai attuale, tra il testo impegnato, intenso e diretto e il sound incalzante e ballabile tipico della Cumbia, che diventa il leitmotiv di una denuncia forte che smuove gli animi dalla rassegnazione e incita al cambiamento. Nel singolo non mancano riferimenti all’ecologia, anch’essi cari ad Adriano: “io non ci credo che tutti gli italiani /sotterrerebbero l’amianto nei campi/” e alla strategia del fango politicamente tanto abusata: “infangherebbero il nome degli avversari al solo scopo di non averli lì davanti”.

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