Duran Duran, ‘Rio’ compie 30 anni

Il 10 maggio 1982 usciva ‘Rio’, l’album che avrebbe aperto ai Duran Duran le porte verso il successo mondiale, consacrandoli come band simbolo degli anni ’80. Sono passati ben 30 anni, ma il disco sembra non sentirli affatto: quanti gruppi di oggi cercano di imitare quelle sonorità, quel modo di fare pop assolutamente ineguagliabile! Paradossale pensare quanto i critici all’epoca snobbassero la formazione inglese additandola come ‘prodotto per ragazzine’ puramente commerciale, e oggi invece la incensano riconoscendo la sua capacità di creare atmosfere uniche e canzoni di grande classe ed eleganza. ‘Rio’ raggiunse la seconda posizione nelle classifiche inglesi e la prima in molte altre nazioni fra il 1982 e il 1983, ma soprattutto fu il lasciapassare per il grande successo in America, dove uscì con qualche mese di ritardo rispetto al resto del mondo.

I Duran Duran furono i primi a capire l’importanza dei video musicali: rimarranno per sempre nell’immaginario collettivo quelli girati in Sri Lanka e Antigua per i singoli che furono tratti dall’album. Nasceva con loro il binomio look-musica che sarebbe poi stato fondamentale per gli artisti dell’intera decade. ‘Rio’ conteneva nove canzoni assolutamente perfette: basti ricordare su tutte ‘Rio’, ‘Save a prayer’, ‘My own way’, ‘Hungry like the wolf’, ‘The chauffeur’ e ‘New Religion’. La magia che si respirava in ogni traccia sarebbe diventata negli anni un autentico marchio di fabbrica: il basso pulsante alla Chic di John Taylor, le tastiere accattivanti di Nick Rhodes, il suono inconfondibile delle chitarre di Andy Taylor, il drumming preciso di Roger Taylor e la carismatica voce di Simon Le Bon fecero di ‘Rio’ l’emblema di un periodo d’oro per la musica inglese e mondiale. Riduttivo parlare solo di pop: la formula vincente stava proprio in un intrigante mix di stili.

Funky, rock, dark e melodia si incastravano meravigliosamente in quel disco che rappresenta tuttora l’apice creativo della band di Birmingham. La copertina fu disegnata da Patrick Nagel, ed è considerata fra le più belle della storia. Negli anni sono uscite varie ristampe su cd e vinile: vanno segnalate l’edizione rimasterizzata per il ventennale e quella in doppio cd del 2009, da ritenere quasi una versione definitiva dell’album (conteneva demo, b- sides e mix vari). L’ultimo lavoro discografico dei Duran Duran, ‘All you need is now’, è stato da più parti considerato quasi un ritorno alle origini, e molti hanno addirittura parlato, non a caso, di un ideale seguito di ‘Rio’, a testimonianza di quanto siano ancora attuali quei suoni. A ulteriore riprova di ciò, non è un caso se nella tracklist dei concerti del nuovo tour mondiale le canzoni di questo disco abbiano ancora una parte fondamentale. Nei giorni scorsi è arrivata anche la notizia che saranno proprio i Duran Duran a rappresentare l’Inghilterra nel concerto inaugurale delle Olimpiadi 2012 a Londra. Dopo 30 anni, dunque, sono ancora al top, alla faccia degli scettici e di chi li riteneva solo un fenomeno del momento.

Mi dispiace, i commenti per questo articolo sono chiusi