Sal Da Vinci tra musica e teatro: “Il pubblico potrà interagire con me durante lo show”

A due anni di distanza da ‘Il mercante di stelle’, il cui omonimo spettacolo teatrale ha riscosso un grande successo di pubblico, il cantautore partenopeo Sal Da Vinci torna con il nuovo lavoro ‘E’ così che gira il mondo’. Quindici brani scritti dall’artista con la collaborazione di due grandi firme della canzone italiana, Pasquale Panella e Vincenzo Incenzo. Ad arricchire un album già maturo ed intenso la presenza di due personaggi di rilievo internazionale come Ornella Vanoni e la regina della bossa nova Ana Carolina.

Il disco è diventato anche uno spettacolo teatrale, ‘E’ così che giro il mondo’, ed è stato presentato in anteprima il 4 e 5 maggio al Sistina di Roma e venerdì 11 maggio sarà allo Smeraldo di Milano. Sal Da Vinci porterà in scena un viaggio all’interno della sua anima, guidato dalla voce narrante di Pasquale Panella. Abbiamo raggiunto telefonicamente l’artista napoletano, impegnato nelle prove del suo spettacolo, per parlare con lui della sua nuova esperienza discografica.

Cos’è cambiato dal 2009, quando hai raggiunto il terzo posto al Festival di Sanremo, ad oggi con l’uscita del tuo nuovo lavoro?
Partecipare a Sanremo è stata sicuramente una bellissima esperienza che mi ha permesso di conquistare il favore del grande pubblico. Ammetto che non mi dispiacerebbe ritornare su quel palco in futuro.

Parliamo di ‘E’ così che gira il mondo’.
Ci ho lavorato per un anno e mezzo. E’ stato un viaggio importante che mi ha aiutato a crescere come persona, avendo avuto la fortuna di fotografare il quotidiano e raccontarlo nelle mie canzoni. Nel realizzare questo disco è stato fondamentale l’apporto di Adriano Pennino, co-autore e arrangiatore. Importante anche la partecipazione di due grandi autori come Pasquale Panella e Vincenzo Incenzo, che mi hanno regalato straordinarie melodie rendendo questa esperienza straordinaria. Grazie ai mezzi messi a disposizione dalla casa discografica, fortunatamente questo viaggio non è stato solo virtuale: ho potuto girare intorno al mondo, riuscendo a filmare in Brasile il videoclip di ‘Fin dove c’è vita’.

Com’è stato girare a Rio de Janeiro?
E’ stata una bella avventura, da cui ho tratto molti stimoli. E’ proprio in questi luoghi che ho conosciuto l’artista Ana Carolina, regina della bossa nova, con cui ho duettato in ‘Cose/Coisas’. Inoltre, un mio pezzo sarà anche utilizzato prossimamente come colonna sonora per una telenovela brasiliana.

In ‘E’ così che gira il mondo’ hai deciso di avvalerti dell’aiuto di due grandi firme della canzone italiana, Vincenzo Incenzo e Pasquale Panella. Cosa hanno portato in questo disco? Si è creata una buona sintonia tra voi?
Con Pasquale e Vincenzo si è creata da subito una buona sintonia di linguaggio. Siamo riusciti a fondere il popolare con una linea intellettuale portata da Panella, donando quel qualcosa in più alle melodie. Entrambi hanno seguito la mia carriera, così da comprendere pienamente quello che volevo raccontare.

Ovviamente, non potevano mancare duetti di grande prestigio come quello con la strepitosa Ornella Vanoni. Come ti sei avvicinato a questa artista?
Questo duetto è nato davvero per caso. Durante una cena, Gianmario Longoni, proprietario del Sistina, mi disse di aver parlato con Ornella Vanoni, che mi rivolgeva i suoi più sentiti complimenti. Longoni, stuzzicandomi, mi chiese se non era il caso di proporle una collaborazione. Ormai il disco era in fase di chiusura, quindi gli risposi che magari poteva essere una buona idea per il prossimo lavoro. Ma questa proposta continuò a ronzarmi in testa, così tornando a casa mi venne in mente una melodia che l’indomani portai a Vincenzo Incenzo che, seppur prendendomi per pazzo, diede vita alla meravigliosa ‘Senza un motivo’. La settimana successiva l’ho fatta sentire ad Ornella che, entusiasta, ha accettato di incidere il pezzo, quindi è stato il caso di riaprire con grande soddisfazione l’album.

Il tuo grande amore per la musica ed il teatro si andranno a fondere sul palcoscenico nello spettacolo tratto da questo album. Cosa dobbiamo aspettarci da questa tua sperimentazione?
In questo spettacolo cerco di raccontare le mie canzoni andando oltre i classici tre minuti. Con l’aiuto del regista Jimmy Pallas sono riuscito a portare in scena il mio viaggio guidato dalla voce narrante di Pasquale Panella. Voglio far conoscere il vero Sal al pubblico, che potrà interagire con me durante lo show. Ammetto di essere davvero emozionato nel presentare questo lavoro a tutte quelle belle anime che vengono a trovarmi in teatro.

Alle spalle hai una lunga e faticosa gavetta, quindi la domanda è d’obbligo: “Cosa consigli ai giovani che scelgono di intraprendere la carriera musicale, nonostante la crisi?
Sicuramente oggi i ragazzi hanno molte più possibilità di farsi conoscere attraverso il web e i social network. Non mi sento distante dai giovani cantanti perché, nonostante provengano da ambienti diversi, tra cui i talent show, credono ancora nel sogno di poter vivere con la musica. Io consiglio sempre di non mollare alla prima delusione, ma portare avanti la propria passione anche se bisogna faticare molto.

Hai frequentato parecchio il mondo del cinema, lavorando con grandi registi. Torneresti di nuovo a fare il mestiere dell’attore?
Per il momento preferisco concentrarmi su questo progetto, anche se… mai dire mai. Molte volte da cosa nasce cosa.

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