Belen, la tv e l’Italia in decadenza

L’Italia è in crisi, ha quasi fatto la fine della Grecia, non si arriva a fine mese, eppure in tv si sente parlare solo di Belen. La Rodriguez scopre la spalla durante il talent show ‘Amici’, la showgirl argentina ha ufficialmente dichiarato che non parlerà più della sua vita privata, Belen e Fabrizio Corona si sono lasciati. Un vero peccato, c’è da dirlo. E pensare che pochi mesi fa Corona era volato in terra d’Abruzzo per scegliere personalmente l’abito da sposa destinato alla sua bella, i due avevano fissato la data del matrimonio, scelto il menù, e i media erano impazziti. Poi c’era stata la notizia della gravidanza: un’immensa gioia stroncata, però, dall’improvviso aborto. Tutta la storia ha l’odore nauseante della fiction, del cliché più riproposto e banale che esista.

Ma questo tipo di gossip, esasperante espressione della povertà culturale e sociale italiana, fa sempre notizia, soprattutto se poi la ragazza ci sa fare: è l’incarnazione del sogno erotico dell’italiano medio e alle accuse risponde “ho 26 anni. Cosa dovrei fare, la divina commedia?”. Insomma, la butta sulla spontaneità, e alla fine ci sta anche simpatica. Così sul più bello, dopo essersi scambiati spazzolini da denti e promesse d’amore, proprio quando il sogno stava per avverarsi, Belen e Fabrizio si sono mollati, e lei, adesso, se la fa con Stefano De Martino, (ex) fidanzato di Emma Marrone. E l’audience sale alle stelle. L’hanno chiamata al Festival di Sanremo, e la rampante pulzella non si è lasciata sfuggire l’occasione per mostrare al pubblico italiano (che ci è cascato) le sue grazie, con tanto di farfallina tatuata nella zona inguinale che ha fatto il giro del web, da Youtube ai social network.

C’è da chiedersi: possibile che l’esposizione del corpo femminile, nella maniera più ostentata ed esplicita come fosse carne da macello, sia l’unico modo per smuovere il pubblico? E’ degradante. Forse non sappiamo più cosa inventarci, forse la nostra società sta diventando davvero ‘liquida’, nel senso, però, che manca sempre più di sostanza. Una volta la famiglia si faceva promotrice di valori, essenziali alla costruzione dell’identità dell’individuo. Adesso i principi a cui risponde la nostra società sono apparenza e visibilità. E’ una vera epidemia: dalle ragazzine che si fotografano in bagno e svendono su Youtube gli scatti della propria intimità, alla politica, che si sta plasmando sempre più a immagine e somiglianza dello star system, assorbendo al suo interno le dinamiche tipiche dell’intrattenimento. ‘All’osso di seppia’, inteso come essenza delle cose, non guarda più nessuno: l’importante è coprire qualcosa che è marcio con lo splendido manto della spettacolarizzazione, che nutre le sue vittime di immagini irreali e patinate.

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