‘Li romani in Russia’, Cristicchi racconta la campagna di guerra del 1941

Un toccante spettacolo che ha già superato le 100 repliche e che ha come protagonista il cantautore Simone Cristicchi. Si tratta di ‘Li romani in Russia – racconto di una guerra a millantamila miglia’, poema del reduce e scrittore Elia Martelli diretto da Alessandro Benvenuti, che vede Cristicchi recitare in romanesco le storie di soldati italiani diretti in Russia. E non finisce qui: “Credo che questa avventura la porterò avanti anche l’anno prossimo”, ha dichiarato Cristicchi. ‘Li Romani in Russia’ nasce dalla penna di Elia Marcelli. L’orrore della guerra viene raccontato da chi l’ha vissuta in prima persona, in un originale connubio tra versi in ottava e dialetto romanesco: una lingua viscerale e d’impatto, che ben si presta a rendere la ventura/sventura dei soldati italiani, nello specifico romani, inviati a partire dal 1941.

Il monologo, infatti, è incentrato sul racconto della campagna di Russia (1941-1943) voluta fortemente da Mussolini, in cui furono mandati a morire 220.000 commilitoni, per lo più ragazzi. Oltre a Marcelli prese parte alla spedizione anche il nonno di Cristicchi, che è sopravvissuto ma non ha mai voluto raccontare nulla di quella spaventosa esperienza. Sul palco, Simone riesce a trasmettere emozioni spaziando dal cantautorato alla recitazione, senza mai rimanere imbrigliato in schemi né convenzioni. Quello di Cristicchi non è un semplice monologo; si potrebbe definire, piuttosto, un dialogo a più voci per Attore Solo. Questa pièce ha debuttato proprio in terra russa, al teatro moscovita ‘Na Strastnom’. Il testo originale di Marcelli è stato adattato dal professor Marcello Teodonio.

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