Litfiba, super concerto allo stadio Franchi di Firenze con la formazione storica

Il prossimo 1° giugno sarà una data storica per i Litifiba: il gruppo si esibirà infatti per la prima volta allo stadio Artemio Franchi di Firenze, e Piero Pelù e Ghigo Renzulli non saranno soli, in quanto sul palco, accanto a loro, saliranno componenti storici della formazione anni ’80 del gruppo, come il bassista Gianni Maroccolo e il tastierista Antonio Aiazzi. Ma ci saranno anche Federico Poggipollini, chitarrista di Ligabue e ‘sei corde’ dei Litfiba negli album ‘El diablo’ e ‘Terremoto’, e il cantante dei Diaframma Federico Fiumani, amico dei Litfiba dagli anni ’80, che canterà insieme a Pelù il brano ‘Amsterdam’. A presentare il live, oggi a Firenze, sono stati gli stessi Pelù e Renzulli. In apertura del concerto, è stato spiegato, ci sarà l’esibizione di una band emergente, che verrà selezionata con un contest organizzato dai Litfiba in collaborazione con Virgin Radio.

Per ciò che riguarda la scaletta, ci saranno i pezzi dell’ultimo album, ma anche un corposo gruppo di cavalli di battaglia dei dischi storici della band fiorentina, anche in omaggio ai vecchi compagni di viaggio tornati per una notte a unirsi alla ‘carovana’ Litfiba: “Dobbiamo ancora decidere se eseguirli con un suono moderno oppure restituire loro il sound di un tempo – ha spiegato Ghigo – Valuteremo insieme alle prove”. Suonare al Franchi, in ogni caso, sarà un’emozione per i due rocker fiorentini: “Questa è la nostra prima volta – sorride Piero – in un luogo dove abbiamo visto concerti ormai mitici: Iggy Pop, i Clash, Patti Smith. Speriamo di riportare un po’ di gioia qui, visto che ultimamente manca…”, ironizza Pelù, in riferimento alle disavventure della Fiorentina, della quale è tifoso..

Tra giocatori più rock della squadra viola, Pelù indica “lo storico Giancarlo Antognoni, che è stato il nostro Jimi Hendrix”, e anche “Jovetic, perchè assomiglia a Roger Daltrey”, frontman degli Who. Ai giornalisti che gli hanno chiesto un’opinione sui diversi casi di lavoro nero nell’allestimento dei palchi da concerto recentemente venuti alla luce in Italia, il cantante ha risposto che sulla questione “bisogna distinguere le responsabilità, andando anche a vedere, caso per caso, a chi si appoggiano gli organizzatori locali per il lavoro di facchinaggio. Noi ci portiamo dietro le nostre produzioni, tutte a nostro carico e sotto le nostre responsabilità. Dal nostro punto di vista siamo sempre stati molto attenti: l’altro giorno a Treviso abbiamo avuto controlli a tappeto dell’ispettorato del lavoro, ma tutto, come è stato riscontrato, era perfettamente in regola”.

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