Fabrizio Corona conduce ‘Libertà di parola’, la fabbrica delle opinioni

Ormai scomparso nella televisione italiana, il people show ritorna sugli schermi il 2 aprile alle ore 21 con ‘Libertà di parola’, per raccontare l’Italia di oggi. A parlare sarà la gente comune, senza mediazioni né censure, su una piattaforma multimediale, in diretta su Canale Italia, su Altratv.tv e sulle web tv, blog, videoblog e media locali digitali del network, sui principali social network e sul sito www.libertadiparola.tv. Per un programma dalle tinte forti serve un conduttore forte, estraneo alla consueta giostra dei conduttori di professione, un personaggio dotato di leadership, che faccia discutere e che sappia interagire con un gruppo eterogeneo di persone.

Questo ruolo sarà ricoperto da Fabrizio Corona, cresciuto fra le rotative dei giornali, che ha vissuto dal di dentro la società che conta e che ne è stato ‘vittima’ e ‘carnefice’ allo stesso tempo. Uno che la sua autenticità l’ha resa pubblica, metafora perfetta della ‘Libertà di parola’ che finalmente tocca anche la gente più comune, coinvolta in studio o da casa. Cento persone comuni divise in due tribune potranno dar vita a un dibattito, dove la ‘voce’ dominante e sovrana sarà appunto quella della gente. La mission del programma sarà quella di consentire a tutti di esprimere e farsi un’opinione. La tecnologia attuale permetterà di allargare ulteriormente il dibattito connettendo in tempo reale i partecipanti in studio con gli utenti da casa, tramite Skype, i social network e il telefono.

Mi dispiace, i commenti per questo articolo sono chiusi