‘Magnifica presenza’, nelle sale dal 16 marzo il nuovo film di Ferzan Ozpetek

Esce il 16 marzo ‘Magnifica presenza’, il nuovo film di Ferzan Ozpetek. Anche questa volta, il regista turco riesce a riunire un cast di attori molto importanti: Elio Germano, Margherita Buy, Vittoria Puccini, Beppe Fiorello, Paola Minaccioni, Cem Yilmaz, Andrea Bosca, Claudia Potenza e tanti altri, insieme alla partecipazione straordinaria di Anna Proclemer. Un chiaro riferimento ai ‘Sei personaggi in cerca d’autore’ di Pirandello. Pietro (Elio Germano) si trasferisce dalla Sicilia a Roma per inseguire il suo grande sogno di fare l’attore. Dopo varie peripezie, trova una casa tutta per sé, ma presto cominciano ad apparire particolari inquietanti, e così si scatenano mille ipotesi e mille tentativi per sbarazzarsi di queste ingombranti presenze

Ma perché proprio ‘Magnifica presenza’? “Perché, come posso chiamare diversamente Elio Germano? – scherza Ozpetek – Ironia a parte, inizialmente il film doveva chiamarsi ‘Magnifiche presenze’, ma evocava troppo il tema dei fantasmi. Inoltre, in questo modo può esserci una diversa lettura del titolo: la ‘Magnifica presenza’, infatti, può essere anche quella del protagonista per i fantasmi”. Interviene Germano: “Ferzan ama gli attori in una maniera viscerale. Parlavamo del mio personaggio in continuazione e a un certo punto sembrava reale, un amico in comune… il primo fantasma l’abbiamo evocato là”.

Anche gli altri interpreti parlano del loro rapporto con il regista: “Mi trovo bene con lui – dice Margherita Buy, che ha già lavorato in passato con Ozpetek – anche se abbiamo un rapporto burrascoso perché gli rompo sempre le scatole! Poi mi è piaciuto molto il nostro look così elegante”. “Il nostro look era elegante – conferma Vittoria Puccini – curato, elaborato, e per questo motivo giocare con i personaggi è stato qualcosa sopra le righe. Di Ferzan mi ha colpito la capacità di tenere gli occhi aperti su tutti e tutto: una cosa che non è poi così scontata”.

Per Beppe Fiorello, “E’ stata un’esperienza molto divertente, anche perché lì ero truccato”. E Paola Minaccioni conclude: “Ferzan cura ogni minimo dettaglio, ha una cura maniacale, e sembra di stare in cucina perché lui sembra un cuoco e gli attori si sentono come dentro una specialità che lui sta cucinando”. Un’ultima battuta sulla partecipazione straordinaria di Anna Proclemer, completamente esterna al cinema: “Io non so nulla del cinema – confessa candidamente Anna – Non amo i registi teatrali, ma non amo i registi in generale. Con Ferzan uno si sente amato, e vorrebbe andare avanti all’infinito a girare. Però nel film mi hanno fatto più vecchia di come sono, e questa non gliela perdono!”.

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