‘Never be a right time’, il nuovo singolo di Professor Green

Dopo aver scalato le classifiche inglesi ed essere apparso a Sanremo accanto a Dolcenera, il rapper inglese Professor Green torna in radio con un nuovo singolo da oggi in radio: ‘Never be a right time’, secondo estratto dal suo cd ‘At your inconvenience’, dal 7 febbraio disponibile nei negozi tradizionali e in digitale. L’album rappresenta a tutti gli effetti un gigantesco passo in avanti per il sound di Stephen Paul Manderson (questo il suo vero nome), senza però allontanarsi dal suo caratteristico, sfacciato, sorprendente stile e dai riferimenti culturali che lo caratterizzano.

Umorismo, rabbia, angoscia, melodie irresistibili, suoni che ti fanno perdere la testa: le 15 tracce del mostruoso secondo album di Professor Green mettono in vetrina tutti gli aspetti della sua personalità e le sue passioni. Professor Green si è affermato come uno dei nuovi talenti britannici più forti in circolazione, talento dimostrato proprio con il suo album di debutto ‘Alive Till I’m Dead’, che ha sfondato le chart alla posizione numero 2 l’anno scorso ottenendo il doppio Oro (totalizzando alla fine più di 500.000 copie vendute) grazie anche a quattro singoli di successo: ‘I Need You Tonight’, ‘Just be Good To Green’, ‘Monster’ e ‘Jungle’, che lo hanno portato in alto anche nelle classifiche dei brani più trasmessi dalle radio italiane.

Ne ha fatta di strada Professor Green in soli 29 anni: dalle vittorie nelle gare di rap al contratto con Mike Skinner degli Streets, dalla coltellata che gli ha lasciato una brutta cicatrice sul collo alle grandi collaborazioni, dal disco di debutto al nuovo album appena uscito. Il ragazzo di Hackney oggi vanta oltre 1.5 milioni di fan su Facebook e una numerosa collezione di premi, dai MOBO Awards (Best Hip Hop/Grime Act), agli NME Best Dance Floor Filler Award per ‘Jungle’ e il BT Digital Music Award per Breakthrough Artist of the Year. L’album è stato anticipato dal singolo di successo ‘Read all about it’, dove Green ha sfoggiato un approccio inaspettato verso i testi. Il brano, “una confessione autobiografica sostenuta dalle parole più sentite che abbia mai scritto”, come racconta il ‘Professore’, è uscito in due versioni: in Gran Bretagna ha ospitato Emeli Sandè, mentre in Italia Green si è fatto accompagnare da Dolcenera.

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