Marlene Kuntz: “Il nostro rock non ammicca a facili soluzioni”

Il giorno dopo l’eliminazione definitiva dal Festival di Sanremo, i Marlene Kuntz sono sereni. Dopo averci già provato (senza successo) nel 2009, erano finalmente arrivati sul palco dell’Ariston con una canzone del tutto particolare dedicata ai loro figli, i quali – da quel che dicono i membri della band – non avevano ancora ascoltato il pezzo prima della loro esibizione. ‘Canzone per un figlio’ è stata esclusa dalla kermesse proprio nella sera in cui i Marlene venivano premiati dalla sala stampa per la miglior esibizione, offerta insieme a Patti Smith sulle note di ‘Impressioni di settembre’.

Come mai avete deciso di scrivere un brano per i vostri figli?
Diciamo che i nostri figli sono il pretesto. Non è che ci siamo messi a scrivere il testo dicendo ‘ora scriviamo una canzone per i nostri figli’, pensando che questo sarebbe stato un argomento migliore di un altro. Cristiano Godano: “Ho scritto le parole influenzato da un libro di letteratura che trattava della felicità e che stavo leggendo. La dedica è posteriore al processo creativo che avevo in testa. Mio figlio non ha ascoltato il pezzo in anteprima”.

Ieri la sala stampa ha decretato che la vostra esecuzione di ‘Impressioni di settembre’ fosse la migliore della serata.
Ci ha fatto molto piacere. Abbiamo scelto di interpretare ‘Impressioni di Settembre’ perché questo è un pezzo rock scritto da un gruppo rock italiano (la Pfm, ndr), e ci piaceva l’idea di portare sul palco proprio questo brano, che ha avuto un certo successo. Siamo contenti che Patti abbia accettato la sfida e che le sia piaciuta la nostra versione.

A proposito, che rapporto avete con Patti Smith? Quale pensate che sia la sua idea su ‘Canzone per un figlio’?
Cristiano Godano: “Non crediamo che Patti Smith conosca il pezzo che abbiamo portato al Festival di Sanremo. La sintonia tra noi è davvero magica. Ci siamo veramente stupiti. Sto parlando della sua gentilezza, della sua serenità. Ci ha colpito: è una dote rara. Ritengo che sia un valore importantissimo, l’apprezzo molto. Può essere che ci sarà un incremento di questa simpatia reciproca. Lei ieri sera ci ha regalato una coda di reading che ha inventato nella sala prove. Sono convinto che abbiamo consegnato all’archivio Rai del Festival un momento molto bello.

Uscite di scena tra gli applausi. Quali sono i vostri obiettivi post-Festival?
In questi giorni è stato pubblicato il cd ‘Canzoni per un figlio’, che contiene alcuni nostri brani del passato più quello presentato al Festival. Tra qualche settimana partiremo in tour. Intanto stiamo lavorando a un nuovo album di inediti che contiamo di ultimare entro la fine di questo anno. Facciamo un certo tipo di rock, che non ammicca certo a facili soluzioni.

Foto di Livia Ranieri

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