Simpson, Julian Assange nell’episodio n. 500 della serie

Il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, interpreterà sé stesso nella puntata n. 500 dei Simpson. Lo ha rivelato il sito di Entertainment Weekly, secondo il quale Assange avrebbe registrato la sua voce durante la scorsa estate per la puntata che andrà in onda, negli Stati Uniti, il prossimo 19 febbraio. Il produttore esecutivo Al Jean ha spiegato che il creatore dei Simpson, Matt Groening, aveva saputo che l’attivista a capo del controverso sito era interessato a una comparsata.

“E così – ha detto Jean – abbiamo chiesto al direttore del casting Bonnie Pietil, che in passato, oltre ad aver coinvolto l’ex primo ministro inglese Tony Blair, era stato capace di scovare l’altrettanto sfuggente scrittore Thomas Pynchon, di trovare Assange. E lo ha fatto”. Stando a quanto dichiarato dal produttore esecutivo della serie, Assange ha registrato la propria voce in un luogo sconosciuto ai produttori dei Simpson, mentre si trovava ai domiciliari in Inghilterra, ricevendo istruzioni da Los Angeles. Jean ha spiegato che gli era stato fornito “solo un numero di telefono”.

Nell’episodio, Homer e Marge scoprono che i cittadini di Springfield hanno organizzato un consiglio cittadino segreto per cacciarli dalla città. “I Simpson si danno pertanto alla macchia – ha spiegato Jean – e come nuovo vicino, al posto di Flanders, si ritrovano Assange che li invita in casa sua a guardare un film, un matrimonio afgano che viene bombardato”. Non è la prima volta che in un episodio dei Simpson fa irruzione un personaggio noto. Tra le altre ‘guest star’ ricordiamo Barry White, James Taylor, Luke Perry (Dylan di Beverly Hills), gli U2, i Red hot Chili Peppers, Richard Gere, Brooke Shields, Hugh Hefner, Liz Taylor, George Harrison e Larry King.

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