Sanremo 2012, tra scazzi e Mazzi Adriano Celentano potrebbe restare a casa

“Caro Gianmarco”: così comincia la lunga lettera pubblicata da Adriano Celentano sul suo blog e rivolta al direttore artistico del Festival di Sanremo Mazzi. Una ‘missiva’ appassionata in puro stile Molleggiato. Tra le righe è possibile intuire che l’artista milanese sarebbe sul punto di rinunciare alla sua partecipazione speciale alla kermesse canora. Ancora una volta la Rai avrebbe architettato una censura preventiva ai danni dell’imprevedibile Adriano. E così il Clan dà un aut aut a Mazzi: libertà assoluta o addio Sanremo.

Per il Clan, i media avrebbero preso una cantonata credendo alle false smentite della Rai. “Tra le righe – scrive il Molleggiato – prevale una sottolettura secondo la quale mi sarei inventato tutto in nome di una pubblicità di cui non solo da adesso, ma fin da quando ero un umile orologiaio, non me n’è mai fregato niente. Non disdegno la pubblicità e mi piace far casino sui giornali, ma solo se c’è un fondo di verità, altrimenti sarebbe un disgustoso e cattivo gioco sulla buona fede della gente”. E continua, andandoci giù pesante: “Sono costretto a dirti che io posso venire a Sanremo solo se tu dichiarerai alla stampa il contenuto dei messaggi che hai ricevuto dal simpatico direttore di Rai 1 Mauro Mazza (non è un’ironia, mi è simpatico veramente), con i quali ti faceva la radiocronaca di ciò che la ‘Lei’ aveva sentenziato: ‘Celentano è fuori da Sanremo’. Chiedendoti inoltre di cercare una alternativa alla mia partecipazione al Festival e come comunicare una simile CAZZATA”.

Il problema, in pratica, sarebbe sorto a causa del presunto controllo imposto dalla Rai sui testi degli interventi di Celentano sul palco dell’Ariston. Non solo: l’avvocato della Rai avrebbe preparato “un carteggio ad hoc” per giustificare la sua eliminazione dal Festival, “tutto questo, solo perché sono un tipo allegro che ha il viziaccio di pretendere una ‘certa libertà di parola’”, afferma il ‘Re degli ignoranti’. E infine l’ultimatum: “Se tu non chiarirai come stanno le cose, io al Festival non verrò. Tu e Morandi siete due amici. Ma non posso fare altrimenti. Ps: Senza contare gli EFFIMERI giochetti a cui si è prestato il giornale ‘La Stampa’ secondo cui il mio cachet sarebbe di un milione e 200 euro. Bella figura che farà questo quotidiano quando si saprà ciò che realmente prenderei”. Mazzi non ha atteso molto a controbattere e poco fa ha dichiarato alle agenzie di stampa che Celentano dice la verità: “Mi devo impegnare per difendere qualità e quantità del mio lavoro e mi rivolgo alla Rai – ha affermato il direttore artistico – Rivedere, dopo otto anni, Adriano Celentano in tv e sul palco di Sanremo, anche con Gianni Morandi, rappresenta per la Rai e per me un successo artistico, professionale e commerciale. Da parte dell’azienda per cui sto lavorando mi sarei aspettato più entusiasmo”. Tutto confermato, dunque, anche quell’sms di Lorenza Lei, in cui si diceva esplicitamente che il Molleggiato era fuori dai giochi di Sanremo e che bisognava trovare un’alternativa.

Cosa ne sarà di Sanremo 2012? Tutto sarebbe nella norma agli occhi ingenui dei telespettatori, polemiche pre-Festival come ogni anno, esclusi dalla gara inviperiti come sempre. Una spada di Damocle grande quanto una casa, però, questa volta pende sulla testa degli organizzatori: il caso Civello e quello D’Alessio/Bertè. Mazzi ha fatto sapere che deciderà la Rai “ma se, malauguratamente, dovessero essere squalificati non saranno sostituiti”. Quel ‘malauguratamente’ è sintomatico. Il pesce puzza ancora una volta dalla testa?

Mi dispiace, i commenti per questo articolo sono chiusi