Eugenio Bennato pone la ‘Questione meridionale’ tra musica e domande sull’Unità d’Italia

‘Questione Meridionale’, anticipato in radio dall’omonimo singolo, è il nuovo lavoro discografico di Eugenio Bennato, pubblicato nello scorso mese di dicembre. Il progetto nasce, ancora una volta, grazie alla collaborazione con il gruppo di musica popolare Taranta Power, fondato dallo stesso Bennato. Un percorso iniziato nel lontano 1979, quando l’artista napoletano scrisse insieme a Carlo D’Angiò il famoso inno ‘Brigante se more’, riproponendo in chiave moderna la lezione della tradizione. Oggi, tra l’altro, quel brano è diventato un libro, pubblicato da Coniglio Editore.

Brigantaggio e riscoperta dell’orgoglio meridionale, attraverso versi e strofe che provano a fare luce sui tanti punti oscuri dell’Unità d’Italia, come la ballata ‘Grande Sud’, presentata al Festival di Sanremo nel 2008 in coppia con Pietra Montercovino. La ‘Questione Meridonale’ è stata lanciata come un punto di domanda proprio al termine dell’anno in cui si celebrava il 150esimo dell’Unità d’Italia. Il titolo è stato ispirato, come spiega lo stesso Bennato, “da un intervento di un politico dell’epoca, durante il Congresso a Torino per l’Unità d’Italia”. Una ‘questione’ racchiusa e interpretata in 11 canzoni. Eugenio non si rivolge solo al nostro Meridione, ma a tutti i Sud del mondo, che rappresentano spesso l’anello più debole della catena.

Recentemente, il cantautore è stato brillante protagonista de ‘La notte della Taranta’, che si svolge ogni anno nel Salento, facendo ballare tantissime persone su ritmi viscerali e popolari. La sua strada è ben diversa da quella intrapresa da suo fratello Edoardo, definito ‘il rocker dei Campi Flegrei’, a metà tra Bob Dylan ed Elvis Presley in salsa partenopea. Basti pensare che i due non erano mai saliti insieme su un palco per duettare, e dopo circa 40 anni lo hanno fatto per la prima volta in occasione del Capodanno a Napoli, in Piazza Plebiscito. In fondo, seppur diversi, sono sempre ‘briganti’ del Sud.

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