Una fiction con Fabrizio Corona nei panni di un carabiniere?

E’ polemica intorno a una notizia circolata in Rete durante queste ore: Fabrizio Corona dovrebbe interpretare un carabiniere per una fiction televisiva in onda su Canale 5. Il re dei paparazzi, nei panni di un militare dell’Arma, avrebbe il compito di sconfiggere una banda di pedofili. Peccato che Corona venga ritenuto il personaggio meno indicato per impersonare un esponente delle forze dell’ordine, essendo stato già condannato (in attesa di Cassazione) per estorsione. La fiction dovrebbe intitolarsi ‘Una vita spezzata’ e narrare l’omicidio di Graziella Mansi, avvenuto ad Andria nel 2000. Il diretto interessato ha smentito: “È assolutamente una bufala, non c’è proprio nessuna fiction e io non ho dato alcuna adesione”.

Ma la protesta, ormai, è servita: il segretario generale del sindacato di polizia Coisp, Fabrizio Maccari, parla di “vilipendio alla divisa” e ritiene “assolutamente inaccettabile che un personaggio con alle spalle una storia di condanne per reati che vanno dall’estorsione, alle frodi fiscali, e poi corruzione, possesso di armi rubate e di banconote false, assoluto diniego nei confronti delle leggi vigenti in svariati contesti e altro che non staremo ad elencare, non può indossare i panni di un carabiniere. Tutti gli uomini e le donne facenti parte dei vari corpi delle forze dell’ordine sono stanchi e nauseati dal continuo svilimento mediatico di un lavoro tanto difficile, pericoloso e faticoso mai adeguatamente retribuito”.

Alessandro Rosito, membro del Coisp, aggiunge: “Ci auguriamo che si tratti di un pesce d’aprile fuori stagione. Comunque anticipiamo sin da ora il boicottaggio, partecipando a iniziative nazionali, rispetto a quella rete che dovesse mandare in onda una fiction televisiva con protagonista il signor Fabrizio Corona, inopportunamente nei panni di un Carabiniere. Quanto sono lontani i tempi in cui Massimo Ranieri interpretava Salvo D’Acquisto, emozionando l’Italia intera. Oggi si pensa di sostituire l’eroismo di Salvo D’Acquisto con il fascino scapestrato di un Fabrizio Corona qualunque: un personaggio senza altro merito se non quello di sapersi muovere in maniera spregiudicata nei sottoscala del successo, e di essersi costruito un curriculum criminale di tutto rispetto, se si considerano le sue condanne per reati che vanno dall’estorsione alle frodi fiscali, dalla corruzione al possesso di armi rubate e banconote false”.

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