Guglielmo Scilla: da Youtube alla radio, passando per il cinema

Abbiamo incontrato Guglielmo Scilla, in arte Willwoosh, che in meno di tre anni da perfetto sconosciuto è diventato il re di Youtube ed ora è approdato a Radio Deejay, passando per il grande schermo con un’esperienza cinematografica accanto a Massimo Boldi in ‘Matrimonio a Parigi’.

Iniziamo con una domanda scontata: perché proprio questo nickname?
Il nome ‘Willwoosh’ è stato creato appositamente per l’account di Youtube in modo da poter vedere i filmati visibili solo agli utenti iscritti. ‘Guglielmo’ e tutti i diminutivi erano stati già presi, e allora ho optato per questo nickname.

Come mai hai deciso di fare video e pubblicarli su Internet?
Un bambino vuole fare l’astronauta quando scopre l’esistenza degli astronauti. Io ho caricato un video su Youtube quando ho scoperto che si poteva fare! Ci ho messo 6 mesi prima di convincermi a caricarne uno perché all’inizio ti senti stupido a parlare da solo davanti alla videocamera, ma ora è diverso perché so che quando parlo ci sarà qualcuno dall’altra parte dello schermo a guardarmi.

Hai 80mila followers su Twitter, 200mila iscritti al tuo canale Youtube, oltre 265mila fan su Facebook: ti aspettavi tutto questo riscontro?
No, non avrei mai immaginato tutto questo riscontro per alcuni video per i quali ti dovresti vergognare! Invece ora sono su Radio Deejay e addirittura a breve uscirà un film diretto da Vincenzo Salemme in cui ho recitato. Non me l’aspettavo, ma è bello così!

Sei attore, conduttore radiofonico e videoblogger, ma sulla carta d’identità cosa c’è scritto? Cosa ti senti di più?
Mi sento appesantito dal panino al formaggio che ho mangiato poco fa! A parte gli scherzi, cosa mi sento? Cosa mi diverte di più? Forse… recitare! No, forse scrivere. Però anche la radio è divertente!

Hai detto: “Le interviste mi imbarazzano, posso rispondere alla stessa domanda in mille modi diversi a seconda di come mi sento in quel preciso momento”. E allora ti interroghiamo! In un’intervista ti hanno chiesto: “Guglielmo Scilla cosa invidia a Willwoosh?”. Che ci rispondi?
Nulla, sono la stessa persona! Sicuramente avrò detto che Willwoosh ha più la faccia da culo mentre io sono più timido. Ho sbagliato?

Avevi risposto “Il jump cut. Willwoosh si impappina molto di meno di Guglielmo!”.
Oddio, è vero! E’ più bella questa risposta!

Invece qual è il video al quale sei più legato? Tra le imitazioni, qual è quella che ti fa più ridere?
Sono legato ai personaggi donna perché posso indossare delle parrucche ed è più divertente prenderle in giro! Poi ultimamente adoro due personaggi che faccio in radio, che sono il bambino e l’emo. Sono personaggi stupidi, ma io mi diverto!

Com’è nata l’idea di ‘Freaks’?
Gli altri tre creatori mi hanno contattato su Youtube ancor prima di girare la serie e ci siamo innamorati del progetto. Abbiamo scritto insieme tutta la prima stagione, e si vede che è stata creata sul momento perché è molto ‘spettinata’, invece ora stiamo lavorando alla seconda. Io sto facendo la revisione di tutte le puntate, che saranno 12, e siamo contenti perché ognuno ha trovato il suo settore e speriamo di poter lavorare in maniera più seria.

Com’è stato il cambiamento dallo schermo di Youtube a quello della tv o del cinema?
All’inizio ci sono state delle difficoltà perché si pensa che Youtube ed il cinema siano simili quando invece hanno dei linguaggi molto diversi. In un film sei un attore, mentre su Youtube fai quello che ti pare. L’importante è non entrare nel panico.

Che effetto fa essere un attore? Come tieni sotto controllo ora la tua vita ed il rapporto con i fans?
Non mi sento un attore perché non mi sento così preparato da poter essere chiamato tale. Non tengo sotto controllo niente perché se dovessi entrare nel panico io, cosa dovrebbe fare Madonna? A parte barbiturici a profusione, penso sia tranquilla! Scherzo, ovviamente, ma i numeri per me non vogliono dire niente. Nell’ultimo video ho mezzo milione di visualizzazioni, ma io non so neanche quante sono mezzo milione di persone! Ho più imbarazzo ad avere 10 persone davanti a me… Se poi mi dicono che sono simpatico le ringrazio, se invece mi dicono che sono un coglione, penso: “Che bello, si litiga!”.

In conclusione, vuoi parlarci della tua esperienza su Radio Deejay con ‘A tu per Gu’?
La radio è bellissima, ma all’inizio avevo paura perché non finisco mai i discorsi e mi mangio sempre le parole. Nel momento in cui ti trovi in un meccanismo così grande hai subito paura, però Linus mi ha detto: “Fa’ quello che vuoi” e quindi mi ha messo a mio agio. Si prosegue fino a giugno.

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