Fiordaliso: “Per la prima volta la pubblicità non è nascosta, ma urlata”

Dopo 6 anni di successi in teatro, Marina Fiordaliso torna al mondo della musica con un progetto unico, voluto per festeggiare i suoi 30 anni di carriera. Stiamo parlando dell’album “Sponsorizzata”, uscito il 29 novembre al costo di soli 9,90 euro. L’abbiamo intervistata.

Ciao, Marina! Benvenuta sulle pagine di Newsmag.it. Per cominciare, parlaci del tuo nuovo album ‘Sponsorizzata’.
Si tratta di un cofanetto con un dvd e due cd, uno con i pezzi storici e l’altro con gli inediti. La novità è che non ho scelto i soliti autori, ma ragazzi giovani che fanno altri mestieri e che mi hanno mandato via web i loro testi. Inoltre i proventi delle vendite andranno alla lotta contro il cancro al seno perché tante donne a 30 anni già si ammalano; mentre prima il rischio era a 45 anni, ora è a 30, quindi meglio farsi controllare per riuscire a curarsi in tempo. E poi, a dircela tutta, ti rifanno anche delle belle tette! Bisogna prenderla sul ridere, anche perché a noi donne non è permesso di ammalarci perché per la famiglia è sempre un problema.

Il dvd è stato registrato durante un tuo concerto al Teatro Ambra Jovinelli di Roma: com’è stato?
E’ stato un concerto bellissimo, preparato nei minimi particolari. C’erano una drag queen che cantava meravigliosamente e dei ballerini fantastici che si muovevano sul palco.

A proposito di ‘Sponsorizzata’ dici che “per la prima volta la pubblicità non è nascosta, ma urlata”: cosa intendi?
Qui la pubblicità è urlata per salvare la musica e per fare beneficenza. Nella foto dell’album sono nuda e mi tengo con le mani il seno perché questa è la foto usata come testimonial di ‘Armonia’, associazione per la lotta contro i tumori al seno. Inoltre, gli sponsor sono ben visibili perché tatuati sulla mia pelle e non nascosti come si fa con gli altri album.

Come mai la scelta di realizzare la cover di ‘Storia d’amore’ di Adriano Celentano?
Questa canzone mi è sempre piaciuta, inoltre io da bambina ho vinto il mio primo concorso canoro proprio con una canzone di Celentano, ‘Il bimbo sul leone’, e per questo mi sono innamorata di lui. ‘Storia d’amore’ è stata un azzardo perché il testo è maschile ed io l’ho invertito al femminile. Ad un certo punto lei è come se volesse dire: “Guarda che tuo marito si è sposato con te solamente perché sei ricca”, e questo fa notare il cambiamento rispetto al passato perché prima erano le donne che si sposavano con gli uomini ricchi per i soldi, invece nell’attualità tutto si è ribaltato.

In questi 30 anni di carriera che cambiamenti hai visto nel tuo percorso e nella musica in generale?
Quando ho iniziato io c’erano i dischi in vinile, poi i cd, e invece ora è tutto obsoleto perché è tutto per aria. Io mi sono spaventata di questo cambio repentino, ma non smetterò mai di fare musica perché mi emoziona ed è il mio lavoro: quindi, se dovessi diventare una cantante per pochi eletti, non ci sarebbe alcun problema. Al contrario, nella mia testa non ho visto cambiamenti, e forse mi dovrei preoccupare! Mi sento una birichina, per non dire altro, ancora immatura, ma in realtà mi ha cambiato molto il teatro, perché imparando a recitare ora mi propongo in maniera diversa sul palcoscenico.

Tra pochi giorni verranno annunciati i nomi dei partecipanti al Festival di Sanremo: tu gareggerai?
Ho buttato tutte le mie energie sul disco, quindi non mi presenterò. Il Festival è una bella vetrina, anche se era più importante in passato perché ora è più seguito a livello di spettacolo che non di canzoni.

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