Il meglio dei Gang in ‘Gang e i suoi fratelli’ ricordando Paolo Mozzicafreddo

Oggi esce il nuovo album dei Gang: si tratta di una raccolta intitolata ‘Gang e i suoi fratelli’. Ci sono giorni che lasciano una traccia profonda, quasi un solco: il 23 ottobre del 2010 è stato uno di questi, quando la ‘Gang e i suoi fratelli’ si sono dati appuntamento in un vecchio capannone a Villa Potenza di Macerata per rendere omaggio e mantenere vivo il ricordo di un caro amico batterista dei Gang, Paolo Mozzicafreddo, scomparso nel giugno del 2006.

Lo fanno da anni, ma questa volta le band che hanno risposto a questa chiamata hanno voluto mettere mano al canzoniere dei Gang, e hanno così ridato ali, voce e vita alle canzoni del gruppo marchigiano, dall’hardcore punk dei Guacamaya fino al folk de La Macina, passando attraverso 15 stili diversi, dal folk-rock dei Ned Ludd e Hombre All’Ombra, al rock’n’roll di Mez dei Ratoblanco e dei Barricada 22, dal british pop di Elimania fino alla Pathcanka dei Malavida.

E ancora, dalla canzone d’autore di Marco Sonaglia fino alla carica devastante dei Fev, con la presenza di una rappresentanza dei Modena City Ramblers, quella di Franchino Aniello, Massimo Ghiacci e Dudu e di due fratelli che hanno portato il fiore della parola: il poeta Ugo Capezzali e il narratore Daniele Biacchessi. E poi gli inni immortali come ‘Bella Ciao’ e ‘I Fought the Law’. Di tutto resta impresso lo spirito, quello della festa grande, della gioia di ritrovarsi alla tavola dei Gang in nome della fratellanza, dell’amicizia, che il ricordo di Paolo riescono ancora a tenere vive, le diciassette canzoni che servono per riaffermare che “Più forte della morte è l’Amore!”.

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