‘Unica’: libertà e amore nel nuovo disco di Venditti

Esce il 29 novembre ‘Unica’, il nuovo album di Antonello Venditti, che si ripresenta al pubblico quattro anni dopo ‘Dalla pelle al cuore’. Il cantautore romano stavolta parla dell’amore in un’ottica diversa, presentandolo attraverso molte sfaccettature e, soprattutto, attraverso le esperienze che per lui sono “un dato importante per scrivere”. ‘Unica’, che è “libertà e amore e che porta a un Dio, possibilmente femminile”, è stato raccontato da Venditti al Cafè Noy di Milano.

Durante la tua carriera sei stato sempre molto legato a Roma, che è la tua città. Che rapporto hai invece con Milano, visto che è qui che presenti il tuo nuovo album?

Penso che questa città sia importante per moltissimi artisti. Personalmente io ho un rapporto particolare con Milano, soprattutto perché tutti i miei dischi degli anni ’70 e ’80 hanno avuto radici profonde in questa città, in cui ritrovo sempre me stesso: Milano secondo me è una città simbolo dell’Italia che si vuole riscattare e tornare in alto.

Parliamo di ‘Unica’: si avvicina ai tuoi lavori precedenti o segna un distacco netto rispetto al passato?
Posso dirti che ‘Unica’ è un atteggiamento, un punto di vista, la mia vita, una canzone che porto dentro di me. E’ un approccio emozionale alle cose. E’ un viaggio fatto con l’altra metà del cielo, che è la donna. Questi brani parlano del superamento dei confini, è una favola, una libertà infinita. Ogni album che esce è per me come un nuovo inizio: io mi ricreo ogni volta, e ogni volta è come fosse la prima. E’ come se rinascesse un artista senza storia. Mi sento un po’ come l’araba fenice che risorge dalle proprie ceneri. Nei miei dischi parlo sempre di me stesso, scrivo canzoni per me e poi le faccio diventare una realtà per gli altri, le condivido sperando di creare una cultura popolare, di suscitare emozioni e sentimenti positivi.

Cosa ti ispira nel comporre i testi e la musica delle tue canzoni?
Gli stimoli artistici sono casuali e innescano un percorso musicale. Poi ci sono gli stimoli umani. ‘Unica’ è nata musicalmente due anni fa e ha iniziato a diventare l’Unica di oggi il 23 dicembre scorso, quando alcuni ricercatori della facoltà di architettura di Piazza Borghese a Roma, saliti sul tetto per protesta contro le riforme del governo, mi hanno chiesto di suonare per loro. Ho vissuto un’esperienza indimenticabile: c’erano persone che volevano affermare il loro diritto di vita attraverso le mie canzoni. Da questa esperienza è nato il primo brano del disco, ‘Allora canta!’: un inno a una libertà che ritornerà.

Che ne pensi di alcuni artisti che dichiarano di volersi ritirare dal mondo musicale e poi continuano a fare musica? Tu sai già quando concluderai il tuo percorso?
Fare il musicista non è un mestiere, è un viaggio artistico. Dopo una prima canzone non si sa neanche se ce ne sarà una seconda. Sarà quel che sarà. Non si può decidere a priori la fine di una carriera.

C’è qualche artista con cui vorresti ancora esibirti?
A me piace suonare con me stesso in armonia e con coloro con cui condivido la mia vita. Questo disco è pieno di firme. Non è un caso se ho chiamato ancora una volta alla batteria Carlo Verdone, romano e romanista come me. Hanno lavorato con me anche alcuni artisti siciliani che provengono da uno dei tanti gruppi che ho avuto modo di ascoltare in qualità di discografico e talent scout.

Qual è il momento che apprezzi di più del tuo essere cantante?
Il momento del concerto è l’unico dove ognuno fa il suo lavoro. Oggi la musica non è più qualificabile per il ritmo e l’area geografica, è condivisibile da tutti. Nel mio nuovo tour, in partenza a marzo, cercherò la mia libertà. Realizzerò concerti diversi… Ci sto ancora pensando.

Foto di Livia Ranieri

  1. 1 commento a “‘Unica’: libertà e amore nel nuovo disco di Venditti”

  2. 1 generazioneprecaria scrive (2 Dicembre 2011 alle 16:06):

    Scrivo mentre ti ascolto, caro Antonello. Lo faccio per esorcizzare il momento, per difendere, concetti ed idee, e difendermi, da un’apatia pericolosa…
    http://generazioneprecaria.wordpress.com/2011/12/02/unica-e-la-speranza-si-fa-musica/

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