Le Strisce: “Raccontiamo cose che vediamo in prima persona”

Con il brano ‘Vieni a vivere a Napoli’ hanno cercato di conquistare un posto a Sanremo, in gara tra i giovani, sfidando altri loro colleghi durante ‘Domenica In’, ma sono stati battuti da Micaela. Stiamo parlando de Le Strisce, band campana che abbiamo incontrato a Roma, negli studi di Radio Luiss, per la presentazione dell’album ‘Pazzi e poeti’.

Avete iniziato la settimana romana per la promozione del nuovo album: cos’è cambiato da un anno a questa parte?

Sono cambiate tante cose. Stiamo lavorando tanto dal punto di vista artistico, promozionale e umano. Stiamo crescendo e siamo onorati della nostra etichetta per la possibilità che ci ha dato di far uscire due album di inediti in un solo anno, perché questo non succede da tempo e vuol dire che stiamo migliorando.

Quali differenze ci sono tra questo cd e quello precedente?

Abbiamo lavorato tanto e abbiamo avuto molte batoste come quella di Sanremo, però questo ci ha dato anche la possibilità di lavorare il doppio e alla doppia velocità. Ci sono testi, attitudini e arrangiamenti migliori. Questo album è 100 anni luce avanti rispetto al precedente, e il prossimo lo sarà ancora di più!

Che messaggio volete dare ai giovani con il vostro singolo ‘Lasciare tutto andare’?

Di non lasciar correre, ma farsi un’idea propria e non riciclata sulle cose o assimilata dai media, dalla televisione e da Internet. Bisogna tenersi informati e avere una propria identità.

I vostri testi riguardano principalmente temi sociali: come nascono?

Beh, parliamo di fatti che vediamo in prima persona, insomma siamo degli attenti osservatori! Il modo migliore per raccontare questa generazione è stare con i piedi per terra e parlare di ciò che ci circonda… e ce n’è da dire sui giovani d’oggi!

Qual è il vostro giudizio sulla scena musicale del momento?

In questo Paese c’è tanto movimento e ci sono cose interessanti, ma bisogna cercarle a fondo. Sarebbe bello se questa musica del sottosuolo cominciasse a prendere il sopravvento rispetto alla musica in circolazione. Si sta abbassando il livello della qualità del prodotto musicale, ma per fortuna c’è stato il primo flop con ‘Star Academy’. Questa non vuole essere una critica ai talent, ma alla gente che può fraintendere perché quella non è musica, ma intrattenimento. Basta che la gente sia educata a capire questa differenza.

Progetti futuri?

Tra pochi giorni partiremo con il tour, precisamente il 26 novembre a Napoli, poi saremo il 10 dicembre a Roma, il 15 a Milano e così via. Tutte le date si possono trovare sul nostro sito www.lestrisce.it e su Facebook.

E allora per concludere vi chiedo: che rapporto avete con Internet?

Abbiamo un buon rapporto perché se lo sai usare con intelligenza è un ottimo modo per farsi propaganda. Se si esagera è controproducente e si torna al discorso di prima. Il pensiero va alle generazioni future perché noi non siamo cresciuti con Facebook dall’età di 10 anni, quindi la nostra paura è che questi bambini da grandi non abbiano le stesse passioni che abbiamo noi.

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