Cristina D’Avena: “Voglio raggiungere nuovi traguardi per il mio pubblico”

Instancabile, appassionata e completamente devota al suo pubblico. Cristina D’Avena si sta preparando in questi giorni al debutto del nuovo spettacolo con i Gem Boy che prenderà il via il 19 novembre all’Alcatraz di Milano. Abbiamo colto la palla al balzo per intervistarla tra una prova e l’altra. L’artista bolognese ci ha parlato del suo passato ma soprattutto delle tante novità che ha in serbo per i suoi fan.

Cristina D’Avena e i Gem Boy: una collaborazione che va avanti ormai da un paio d’anni. Cosa deve aspettarsi il pubblico da questa nuova serie di concerti?
Le sigle dei cartoni animati saranno sempre le protagoniste dello show. Ormai questi brani sono diventati dei cult. Nelle discoteche i ragazzi di tendenza li ballano. Lo spettacolo è dedicato a tutti coloro che sono cresciuti e continuano a sognare con queste canzoni. Inoltre, vogliamo portare al pubblico la felicità e la spensieratezza che proviamo noi stessi sul palco.

Che repertorio proporrete?
Sarà molto vasto. Oltre ai cartoni animati, ci sarà spazio per le canzoni dei miei telefilm (quelle presenti in ‘Love me Licia’ e altre serie tv come ‘Arriva Cristina’ e ‘Cri Cri’, ndr). Abbiamo deciso di eseguire anche alcune chicche: sigle ancora poco esplorate, perché cantate poco, ma non dimenticate. Interpreteremo brani tanto suonati ma mai più riproposti.

Un esempio?
Voglio che sia una sorpresa. Ci saranno ovviamente sigle storiche come Memole dolce Memole, Mila e Shiro, due cuori nella pallavolo, Magica magica Emi, È quasi magia Johnny, Jem e naturalmente Kiss me Licia. Le chicche sono un pelino più ricercate.

Il tuo pubblico è trasversale: dai più piccoli agli adulti. Naturalmente questi spettacoli nei club sono riservati ai più grandicelli…
Certo. Gli spettacoli per ‘i miei piccoli’ li faccio nei centri commerciali e nei teatri, e ti assicuro che sono sempre strapieni. In questa tipologia di show, invece, è difficile che ci siano bambini.

Nel 1994 i Gem Boy realizzarono una canzone provocatoria dal titolo Ammazza Cristina. Non era certo una dichiarazione d’amore per te…
Purtroppo lo so (ride, ndr). Mi ero un attimo adirata per questa cosa e c’ero rimasta abbastanza male. Poi, ci ho messo una pietra sopra perché ha vinto la simpatia reciproca. Mi hanno chiesto anche scusa e mi hanno assicurato che il loro ‘attacco’ non era contro la mia persona, ma solo un modo per prendermi in giro attraverso il loro tipo di musica.

Come l’hai scoperta?
Me l’ha fatta sentire mia sorella Clarissa dicendomi: “Senti un po’ ‘sta roba”. Non volevo crederci (si fa seria, ndr). Poi dopo ci siamo incontrati ed eccoci qua.

Hai lavorato con tanti musicisti e arrangiatori molto noti nel panorama della musica italiana: Piero Cassano, Giordano Bruno e Augusto Martelli, Franco Fasano, per citarne alcuni. Come ti sentivi a cantare le loro canzoni che, pur essendo dedicate ai più piccoli, erano tutt’altro che banali musicalmente parlando?
Ero una ragazzina. Al momento, non ero del tutto consapevole di quello che stava succedendo. Eseguivo le mie sigle e basta. In seguito, mi sono resa conto e dicevo: “Caspita, però; questa cosa l’ho fatta con il figlio di Mina (Massimiliano Pani, che ha scritto alcune sigle come Siamo fatti così e Prendi il mondo e vai, ndr). Oggi i ragazzi che vogliono diventare cantanti sono pronti e agguerriti; una volta non era così o perlomeno io non lo ero. Ho iniziato questo lavoro per caso e questa cosa mi ha dato la possibilità di viverlo con molta serenità e umiltà, assaporando tutto quello che la vita mi offriva. Adesso i ragazzi si aspettano troppo e quando questo non arriva entrano in crisi.

Ti sei mai chiesta perché dopo trent’anni di carriera sei ancora così amata?
Penso di essere una persona molto perfezionista e professionale. So stare al mio posto e non pesto i piedi a nessuno. Questo forse mi ha premiato. Se non fai per forza la prepotente, se ne accorgono i tuoi colleghi ma soprattutto il pubblico. L’umiltà consente di raggiungere degli obiettivi più lentamente però poi vieni apprezzato di più.

Paolo Bonolis, Licia Colò, Carlo Conti e Fabrizio Frizzi: hanno tutti iniziato dalla tv dei ragazzi proprio come te e oggi vantano carriere importanti come presentatori. Tu, invece, hai sempre messo in primo piano la musica. Hai mai pensato di dedicarti ad altro?
No. Avendo cominciato per gioco, non avevo altri scopi. Sono contenta di quello che faccio e voglio raggiungere nuovi traguardi per il mio pubblico. La mia carriera è meravigliosa. Mi piacerebbe dedicarmi alla scrittura di canzoni, per esempio, ma ultimamente non riesco a trovare il tempo (ride, ndr).

Cos’hai in cantiere per i prossimi mesi?
Proprio in questi giorni stiamo prendendo contatti per nuove sigle. Ti posso però anticipare una cosa: a partire dalla metà di dicembre ci sarà una grossissima sorpresa per i miei fan. Sarà un modo per sentirci tutti molto più uniti. Collegatevi al sito www.cristinadavena.it oppure sulla mia pagina Facebook ufficiale per avere tutte le informazioni a riguardo.

  1. 1 commento a “Cristina D’Avena: “Voglio raggiungere nuovi traguardi per il mio pubblico””

  2. 1 Fanio scrive (15 Novembre 2011 alle 2:09):

    Spero anche in qualche novità televisiva, un programma su una emittente tematica, un varietà sui Puffi (visto il successo del film) ecc… Spero che ascolti il suggerimento.

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