Niccolò Agliardi e il mestiere di autore: “Le collaborazioni arricchiscono tutto”

Dopo qualche mese, abbiamo voluto incontrare nuovamente Niccolò Agliardi perché il cantautore milanese sta vivendo un momento magico, soprattutto in qualità di autore. E’ appena uscito l’album di Laura Pausini dove la firma di Niccolò fa bella mostra di sé, ma non vanno dimenticate le sue collaborazioni con Elisa e Patrizia Laquidara. Appena atterrato a Roma per un concerto all’Auditorium Parco della Musica, Niccolò si è concesso alle nostre domande.

Partiamo dai tuoi concerti: come li descriveresti?
Il mio è un concerto garbato, delicato e a tratti ‘piccante’, come direbbero i giovani d’oggi. Ci sono alcuni punti in cui si scherza e alcuni no, come nella vita. La cosa più importante sono le emozioni perché noi siamo destinati a fidarci e scambiarci emozioni l’un l’altro.

Vuoi parlarci del tuo album ‘Non vale tutto’?
Dell’album te ne posso parlare in toni entusiastici, indipendentemente dal valore e dalla bellezza del disco che è soggettiva. E’ stato un lavoro faticosissimo, ma riuscito… e sottolineo faticosissimo! Fare dischi e pensare di essere capaci di non cedere di fronte alle insidie e alle trappole, di vincere le difficoltà di un mercato agonizzante, contro la sovrappopolazione di cantanti, pensare di fare un disco e vederlo sui giornali e in tv e poterlo ascoltare in radio è una sfida parzialmente vinta. Anzi qui in questo caso è vinta.

E invece che ci dici delle tue collaborazioni con Elisa e Patrizia Laquidara?

Le collaborazioni arricchiscono tutto. Elisa è una donna molto talentuosa, a tratti geniale e generosa perché ha scelto di collaborare con un esordiente come cantante, anche se conosciuto come autore. Patrizia invece è una matta dolcissima. L’ho pensata mentre ero in aereo e durante quel volo stavo scrivendo la canzone che poi abbiamo cantato insieme. L’ho contattata su Facebook, neanche ci conoscevamo e lei mi ha risposto di sì sulla fiducia. In studio è stato tutto molto divertente perché lei ha una tecnica particolare nel registrare facendo gorgheggi bizzarri, ma suggestivi.

Sei autore per molti artisti, e hai firmato anche alcune canzoni dell’ultimo album di Laura Pausini: com’è scrivere per gli altri?

E’ un lavoro come tanti: bellissimo, entusiasmante, arricchente. Non è facile perché per arrivare a queste collaborazioni devi studiare tanto, e io ho fatto così. Mi sono informato su tutto ciò che mi ha anticipato: cantautori più bravi di me e meno bravi di me. Ho imparato molto da quelli più bravi rubando (non plagiando) alcune cose e ho imparato molto da quelli meno bravi per non fare gli stessi errori. Ho fatto della mia necessità e del mio istinto un mestiere.

Di recente sei stato premiato ai Wind Music Awards: che emozione è stata?

Molto più di un’emozione. La stessa sera c’erano Vecchioni e De Gregori che, insieme a Fossati e De André, ho sempre guardato con stima e ammirazione. Mi hanno messo una mano sulla spalla come un’affettuosa benedizione, ed è stato bellissimo ricevere un premio dopo di loro, all’Arena di Verona che è un posto suggestivo, particolare. Tra l’altro pioveva e c’era una luce estiva nel cielo, che con tutti questi dettagli faceva star bene. E’ un premio importante che ti ricorda da dove arrivi e quanta strada hai fatto. E’ stato figo!

‘Star Academy’ è stato chiuso dopo solo 3 puntate. Cosa ne pensi?

Mi dispiace per Francesco Facchinetti, perché è stato il capitano di una nave già affondata dal principio; questo giudizio è su quel tipo di formati e non sul talent o sulla conduzione. Televisivamente parlando, X Factor è secondo me un prodotto funzionale. ‘Amici’ è una macchina da guerra collaudata e diretta da una donna concreta, educata e capace. Se i talent fanno respirare la musica italiana non c’è niente di grave, però bisognerebbe puntare maggiormente su una qualità più strutturata e non solo sull’emissione di una buona voce.

Progetti per il futuro?

Studiare ancora tanto, leggere di più, scrivere di più (non solo canzoni), essere sereno ed aver voglia di provare a scrivere qualcosa di più sereno rispetto ai tormenti passati.

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